Roberto Plevano

Roberto Plevano nasce a Vicenza nel 1960.
Si laurea in Filosofia all’Università di Pavia nel 1985.
Consegue la Licence in Mediaeval Studies presso il Ponti?cal Institute of Mediaeval Studies (University of Toronto, Canada) nel 1993.
Ha lavorato presso alcune Università statunitensi e italiane.
È insegnante di Storia e Filosofia in un Liceo Scientifico italiano.
Collabora da dodici anni all’edizione critica delle opere del Beato Giovanni Duns Scoto (The Catholic University of America, Washington D.C. — The University of Notre Dame, Indiana).
È sposato, ha tre figli.

11 pensieri su “Roberto Plevano

  1. alessandra paganardi

    Caro Roberto, sei tu che oggi hai lasciato un commento al mio racconto “Capelli d’angelo”? Grazie ancora per la tua lettura. Forse non ti ricordi di me, ma siamo stati compagni di collegio al Ghislieri dal 1982 al 1985, anno della tua laurea. Ero matricola appunto nel 1982, essendo nata nel 1963; ho fatto un anno di lettere classiche, poi sono passata anch’io a Filosofia e mi sono laureata con Mario Vegetti. Ho due figli anch’io, di diciassette e sedici anni; insegno in un liceo milanese e scrivo, come avevo da sempre e sopra ogni cosa desiderato. Se sei tu la persona che ha postato il commento (ho visto in rete che c’è un altro omonimo di qualche lustro più anziano) mi piacerebbe farti avere i miei libri. Se desideri comunicarmi il tuo indirizzo puoi farlo tramite Giorgio Morale, oppure chiedere a lui la mia mail (ma conosco bene anche Maria Pia Quintavalla e ho incontrato qualche tempo fa, ad un premio letterario, Alessandro Seri). Ti scriverei la mia mail subito qui, ma non so bene se questo commento verrà pubblicato senza alcun filtro o meno. Spero dunque di risentirti e ti faccio mille auguri per tutto. Non sono riuscita a postare il primo reply, spero di riuscirci adesso. alessandra paganardi.

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  2. Roberto Plevano

    Eh, questo sito è meglio di Feisbuk, per risentire vecchie conoscenze. Collaboro a questo sito da alcuni mesi ormai. Credo che inizialmente Fabrizio mi abbia scambiato per un’altra persona, un lontano parente mio omonimo, pittore piuttosto affermato, e mi ha invitato alla partecipazione al blog collettivo. Chiarito l’equivoco, sono rimasto qui più o meno come uno squatter, in attesa di sfratto (come tutti, siamo esistenze provvisorie).

    Spero anch’io che non manchino occasioni di rivedersi. Tra l’altro, sto… ehm… pubblicando un romanzo presso un piccolo editore lombardo, dovrebbe essere questione di poche settimane. A presto.

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  3. alessandra paganardi

    Caro Roberto, seguo da un po’ di tempo LPELS e avrò certo notizia in tempo reale dell’uscita del tuo romanzo; comunque non mancare di farmelo sapere per altre vie, se puoi. Giorgio Morale, te l’ho detto, può darti la mia mail e così puoi tenermi meglio aggiornata, anche su eventi a vario titolo interessanti. E così posso fare io. Un caro saluto, ale.

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  4. Pingback: A cosa serve un premio letterario? - L'Indro

  5. Paolo RosazzaP

    Buonasera, anzi, notte. Per caso stavo cercando la storia di S. James Infirmary perchè qualche sera fa ho ascoltato in concerto una big band che si chiama proprio S. James Big Band e ha riproposto questo splendido brano che conosco da 60 anni (ne ho 70 da pochi giorni). Ho letto con interesse le infinite sfaccettature della sua storia e ho apprezzato molto l’ approfondimento particolareggiato e minuzioso.
    Mi complimento con l’ autore per il suo stile e la sua qualità, molto rara in rete. Grazie. Paolo RosazzaP (Biella).

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