Cosa abita in noi? Il Cristo dice alla Bossis di chiedergli di rimanere chiusa nel Suo cuore, quando il prete chiude il tabernacolo. È possibile per tutti, in ogni messa, in ogni adorazione.
Archivio mensile:Novembre 2019
Io non ti abbandono
Viviana Viviani tra chat e poesia
Differenza d’età
Se potessi un’ultima volta
rannicchiarmi nelle tue rughe
da satiro e da padre
ti direi che non sei mai
stato vecchio, ma grande
abbastanza per contenermi
e chiamarmi per sempre ragazza.
Responsabilità
Luigi Maria Corsanico legge Fabrizio Centofanti
Forse
Qui
La poesia della settimana. Edgar Lee Masters
Lo sconosciuto
Voi anime che mirate in alto, ascoltate
la storia di uno sconosciuto
che qui giace senza una lapide che segni il suo posto.
Quand’ero un ragazzo senza regole e capriccioso
vagabondavo con un fucile in mano nella foresta
vicino alla dimora di Aaron Hatfield,
e ho sparato a un falco appollaiato sulla cima
di un albero morto.
Quello cadde con un grido gutturale
ai miei piedi, con l’ala spezzata.
Allora l’ho messo in una gabbia
dove ha vissuto molti giorni stridendo contro di me
quando gli offrivo il cibo.
Tutti i giorni io cerco nei rami dell’Ade
l’anima di quel falco,
perché vorrei offrirgli l’amicizia
di un uomo che la vita ha ferito e l’ha ingabbiato.
Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, Corriere della Sera, 2012, p. 171.
Tuttunità
Tutto nasce per incontrarsi, per unirsi. Oggi persino la scienza, con la fisica quantistica, ci dice che ogni cosa è collegata alle altre, in una trama di particelle minuscole che si rincorrono dovunque. L’amore è qualsiasi assenza di separazione, dice il Cristo alla Bossis. Il diavolo è il divisore, colui che cerca disperatamente di sfregiare il gran progetto di Dio.
Ottavio FATICA. Vicino alla dimora del serpente.
Fin dove potrà spingersi
uno che come te
stretto l’antico patto
è in libertà sulla parola? Continua a leggere
24/11/1996
Stavi pregando, solo, nel tuo posto
solito, la Madonna col Bambino
alle spalle, e la chiesa,
che avevi costruito,
davanti agli occhi, come una creatura
da crescere. Era il giorno di Gesù
Cristo Re – come dicono -, il Re
dell’universo. Uno, però, viene
da un altro regno,
con la tanica piena di benzina.
Ti cosparge da capo a piedi, lancia
un fiammifero acceso, ti dà fuoco.
Ventitré anni sono passati. Sto
volando verso il pronto
soccorso, dove un altro
sorridendo fa notare: c’è puzza
di bruciato. Ti sbagli, amico mio,
questo è l’odore della santità,
simile a un morso. È come una benzina,
chiamata carità.
Il segno
Ornithology 52. Uliana
Signa
I pochi passeri per poche briciole
avventuratisi sul davanzale
innevato mi hanno lasciato un loro
cuneiforme tutto da decrittare,
o forse un senso più semplicemente
letterale: Fa freddo e abbiamo fame.
La notizia
Iosif Brodskij, Poesie
a cura di Barbara Pesaresi
“Poesie”, ed. Adelphi
a cura di Giovanni Buttafava
da Ninnananna di Cape Cod
ad A. B.
VIII
Metti in serbo per le stagioni fredde
queste parole, per le stagioni dell’ansia!
Come il pesce sulla sabbia, l’uomo sopravvive:
se si strascina agli arbusti e s’alza
su gambe incerte e storte e va, come un rigo dalla penna,
nelle viscere stesse della terra.
In preghiera
Il cuore
Frammenti di Cinema # 21
Visitando il Museo del Cinema di Torino si può ammirare, in uno spazio dedicato a Ettore Scola, l’abito (acquistato all’asta dall’istituzione per 22.500 euro) indossato da Sofia Loren in una Giornata particolare (1977), da lei interpretato con Marcello Mastroianni. Per la precisione, si tratta di una vestaglia, a fiori, mai dai colori spenti, che il regista disegnò personalmente. Per interpretare Antonietta, la Loren dovette sottoporsi ad una dieta che svuotò del tutto le sue prorompenti forme femminili. E’ diventò così l’immagine di una femminilità mortificata e oscurata, ma non per questo annientata, che Gabriele, malgrado la sua omosessualità, saprà far rifiorire proprio grazie alla delicatezza e alla libertà.