di Pietro Pancamo
A luglio del 2006, è uscito a Santarcangelo di Romagna un saggio intitolato Philologia Pauli. Il corpo e le ceneri di Pasolini. Si tratta indubbiamente di un volume esemplare, il cui autore (il critico e poeta Massimo Sannelli) investe ed investiga con intensità amorosa – di sicuro filiale – un accadimento chiave, consumatosi all’idroscalo di Ostia Lido nel 1975, quando Pier Paolo Pasolini perì in circostanze controverse, e a tutt’oggi da chiarire a pieno, nelle quali Sannelli, dopo aver confrontato le opere dello scrittore bolognese con le cronache giornalistiche del delitto, scorge il compiersi annunciato, se non forse ineluttabile, di un destino tanto mi(s)tico quanto presumibilmente cri(s)tico. Continua a leggere