Archivio mensile:Ottobre 2013

Dreadlock. Segni particolari: universitario fuori sede a Bologna. Supereroe

di: Guido Tedoldi

Recensione a «Dreadlock», romanzo di Jacopo Nacci, 2011, Editrice Zona, pp. 70, scaricabile gratuitamente in forma digitale dal sito web dell’autore http://www.Yattaran.com

Di questo romanzo scrivo oggi, fine 2013, anche se è stato fissato dall’autore e dall’editore nel 2011. Ma il fatto che sia anche un file scaricabile non lo fa invecchiare. Si può recuperare in ogni momento, senza richiederlo a qualche libraio che lo deve richiedere alla casa editrice che deve vedere se ce l’ha in magazzino oppure decidere che le valga la pena ristamparlo… Bisognerà abituarsi a situazioni di questo genere. Recensioni di libri usciti più di 2 giorni fa, e però ancora perfettamente rintracciabili. È l’editoria ai tempi di internet («bellezza. E tu non puoi farci niente», direbbe Humphrey Bogart).

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Riletture. Francesco Forlani, Parigi, senza passare dal via. Marino Magliani, Amsterdam è una farfalla.

di
Roberto Plevano

Questi di Francesco e Marino sono due libri belli, personali, ottimamente scritti, soprattutto autentici e veritieri, nel senso che qui la finzione letteraria mantiene solide relazioni, e risuona, con realtà che sono parte dell’esperienza di molti lettori, e non è posticcio infingimento.

A prenderli in mano a qualche tempo dalla pubblicazione, nella prospettiva dunque dello scenario, ultimamente un po’ difficile da caratterizzare, della narrativa italiana, questi due testi possono essere letti come variazioni – tra le prime forse – su un tema che – è facile prevedere – sarà visitato in futuro assai spesso: la vita e la condizione dell’intellettuale italiano (anzi, meglio cominciare a definirlo homme de belles lettres, intellectual, Intellektueller, che si esprime perlopiù in lingua italiana) a cui capita di essere formato – spesso assai bene – in Italia e di proseguire naturaliter il corso della sua vita, appunto intellettuale – spesso assai produttiva – fuori dall’Italia, permanentemente.
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I LIBRI DEGLI ALTRI n.58: Aspirazioni di vita e di poesia. Patrizia Fazzi, “L’ occhio dei poeti”

Patrizia Fazzi, L’ occhio dei poetiAspirazioni di vita e di poesia. Patrizia Fazzi, L’ occhio dei poeti, con una prefazione di Paolo Ruffilli, Venezia, Edizioni del Leone, 2011

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di Giuseppe Panella

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Scrive Paolo Ruffilli nella sua spassionata e penetrante Prefazione (Tra illuminazione e racconto civile) al libro di Patrizia Fazzi:

«La storia di questi momenti di vita, riconsiderati a metà tra la memoria e la loro consistenza di realtà: ecco un’altra caratteristica della poesia di Patrizia Fazzi. Qualcosa di molto particolare e originale: l’oggetto che, nel flusso mentale, vive anche per una sua interna consistenza, per una sua fisicità che vince il tempo e il moto. E’ l’ingresso del fisiologico nell’immaginario. Quel fisiologico che sempre più si fa ossatura del filo onirico, riconquistando il simbolo alla sua consistenza fisica, materica» (p. 7).

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Provocazione in forma d’apologo 254

Un apprendista muratore ricevette il permesso di erigere nelle pause del lavoro un suo muretto di prova, ed i compagni che lì intorno mangiavano e riposavano lo tenevano d’occhio muovendogli critiche e dandogli buoni consigli. Alla fine della giornata il muretto veniva abbattuto, e l’indomani si ricominciava. L’apprendista era molto felice di questo, e pareva migliorare ogni giorno. Ma un giorno passò lungo il cantiere un tale che scrutata la scena gli si avvicinò e gli disse:
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Shinjiro Kurahara (Giappone 1899-1965)

onda
A Footprint

Long ago
a fox ran along a clay river bank.
After an interim
of tens of thousands of years
a footprint turned fossil remains.
Looking at it, you’ll see
what the fox was thinking while running.

Una traccia

Molto tempo fa
una volpe corse nel letto argilloso di un fiume.
Dopo un periodo
di decine di migliaia di anni
una traccia, diventata fossile, rimane.
Guardandola, si vede
ciò che pensava la volpe mentre correva.

Traduzione di Stefanie Golisch

Nota: Questa poesia fu dettata dall’autore sul letto di morte.

Lou Reed (1942-2013)

Avrebbe dovuto morire prima di Hendrix, prima di Brian Jones, e molte volte dopo. La sua carriera è stata di un sopravvissuto a esperienze letali, e ha trovato bellezza nelle più amare pieghe della vita.

They’re taking her children away
Because they said she was not a good mother
They’re taking her children away
Because she was making it with sisters and brothers
And everyone else, all of the others
Like cheap officers who would
Stand there and flirt in front of me

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E canto

[youtube=http://youtu.be/jOI0WSNBylg]

da qui

Alle sei del mattino, a Medjugorie,
dopo due ore fitte di preghiera,
il miracolo si è verificato.
Una cosa semplice, come il canto
dell’usignolo che si è già svegliato,
come il passo svelto dell’impiegato
verso l’ufficio, come il proprietario
del bar che passa lo straccio, fischiando.
Anch’io ritorno dove tutto è uguale
tranne me, che dalle sei del mattino
sono uscito dalla notte, e canto.

“Miseria ladra” e le 10 tesi per arginare l’enorme diseguaglianza sociale nel Paese.

 

Il gruppo Abele – con il sostegno di Libera – promuove la carovana “Miseria Ladra“: un tour nazionale in cui si promuovono 10 tesi per arginare l’enorme diseguaglianza sociale nel Paese. Proposte che garantiscono dignità. I soldi ci sono, si tratta di spostare l’ordine delle priorità ripartendo dai diritti.

di Giuseppe De Marzo* pubblicato su Micromega

La povertà non è la conseguenza del fato o di un destino immodificabile ma la diretta conseguenza di scelte politiche sbagliate. Decisioni errate, ancora di più nel tempo della crisi, stanno producendo effetti disastrosi nelle vite di milioni di italiani ed italiane. L’aumento drammatico della povertà e le spaventose diseguaglianze sociali collocano il nostro paese tra quelli più impoveriti e diseguali d’Europa. Oggi la povertà è la peggiore malattia del nostro paese, riguarda due famiglie su tre e ruba la speranza di un italiano su quattro. Continua a leggere

Vivalascuola. Gli Asini n. 18. Valutazione e meritocrazia

Gli Asini” numero 18, ottobre/novembre 2013

Valutazione e meritocrazia nella scuola e nella società

Valutare – attività umana essenziale a ogni vero processo formativo, democratico, scientifico, culturale – significa in ultima istanza giudicare, criticare, prendere posizione. E in certi casi anche sancire un merito. Continua a leggere

IL RICORDO DI DANIEL, DI MARCO CANDIDA

di Lorenza Ronzano

il-ricordo-di-danielEsteriormente Il Ricordo di Daniel ha ben poco di romanzesco: la trama è semplice e scarna, e anzi non si può nemmeno definire “trama”, perché manca l’intreccio, manca la cara vecchia intessitura delle vicende, e questo perché le vicende non esistono più, essendosi tutte pianificate in atti, riportati e classificati con il rigore elementare di una rubrica, di un insieme di cose da compiersi, di un’agenda.

Non si può più raccontare, è questo che sembra volerci dire l’autore – non si può più ottenere una storia da un assembramento di atti, quando ogni atto esprime soltanto una funzione e non rimanda ad altro che a se stesso. Nessun intreccio è possibile, perché tutti i personaggi non hanno una morale, non hanno un’identità, e non c’è alcuna psicodinamica a muoverli: hanno soltanto un ruolo, ovvero una funzione all’interno del sistema cui appartengono. Non è un caso che Daniel, il protagonista, li definisca di volta in volta come “la donna che sostiene di essere sua madre…”, “l’uomo che dice di essere suo fratello…, o ancora “la ragazza che sostiene di essere la sua fidanzata”, e così via. Tutto il libro, anziché da persone, è popolato da giri di parole. La fidanzata, la madre, il padre, tutti perdono la loro identità di esseri umani: come i componenti di una squadra, esistono solamente in virtù del ruolo e della funzione che adempiono rispetto al sistema d’appartenenza. Continua a leggere

Vivalascuola. Perché la campanella suona alle 8?

Abbiamo letto increduli una domanda inserita nel test di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di quest’anno. E’ proprio vero che certe verità si insinuano in un testo senza che gli autori lo vogliano, e il testo dice più di quanto sia nell’intenzione dei suoi autori. Questa domanda costituisce un esempio davvero prezioso per capire quale sia la valutazione della scuola e degli insegnanti che circola in certi ambienti. Ci sarebbe da chiedersi: chi ha scritto questi “test“? Ed è stato anche pagato per farlo?

Perché la campanella suona alle 8?
di Giovanna Lo Presti

Dal test di ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, anno 2013: questo è il primo quesito per la sezione di Cultura generale e Ragionamento logico Continua a leggere