di Antonio Sparzani
In via Canonica (continuando questo passeggiare) c’è naturalmente la farmacia Canonica, che ha la bella abitudine di essere aperta quasi sempre, chiude nelle più buie ore della notte, ma domenica e vacanze non ne conosce, anche oggi, che è il Lunedì dell’Angelo è bellamente aperta, mentre per trovare un bar aperto, per bere il mio gin-seng, devo girare un po’. Il difetto di questa farmacia è che non vogliono i cani, neanche quelli belli come Jim. Un giorno che l’ho portato con me ben legato al guinzaglio, il farmacista grande capo mi ha redarguito e mi ha mostrato sul suo smart il filmino di Jim che faceva pipì su un basso scaffale. Ma, dico io, invece di perder tempo a fare il filmino, non poteva gridarmi allora di stare attento? Mah, non si sa mai con i farmacisti.
E poi c’è l’altro mistero del gin-seng: ormai quasi tutti i bar lo fanno, tranne pochissimi, e tutti hanno ormai l’apposita macchinetta, tipo espresso, ma dedicata solo al gin-seng; la cosa che non capisco io è come mai c’è tutta una varietà di sapori e densità diverse. Ma non è sempre la stessa macchinetta? Naturalmente ora ho una chiara classifica dei bar della zona e ce n’è uno che è il mio preferito, fa il mio gin-seng preferito, e fa anche la relativa tesserina con dieci quadratini così che quando ne hai bevuti dieci, l’undicesimo è gratis. Continua a leggere