“UMAFEMINITÀ- CENTO POET* ” – Antologia poetic*, a cura di Nadia Cavalera
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di Antonino Contiliano
“CENTO POET*” – chiamati dalla battagliera poeta Nadia Cavalera attorno alla sua stimolante e viva idea-progetto di umanità “femina”– si ritrovano come un compatto “noi” poetico attorno a lei e alla sua proposta costituente in itinere. È la proposta che per ora si è concretizzata nelle voci antologiche di “UMAFEMINITÀ- CENTO POET*. Nadia Cavalera, per ricordarla ai più, è la stessa poeta che a Modena ormai da anni porta avanti con successo il premio di poesia “A. Tassoni”.
L’antologia poetica, da lei voluta e curata, è il lancio di una progett-azione poetica di differenza e singolarità di stili di vita e coesistenza alternativi; e la sua coralità poetica vuole essere una poesia impegnata e mediatrice sul fronte di una “parola/lettera” volto nella direzione relativa del fine metamorfosante che auspica e persegue. Un’azione cioè che investe la parola come conatus politico-sociale modificante i luoghi comuni del “maschile”, quelli ormai fuori luogo quale aggregante persuasivo generale e attorcigliato nella spirale delle guerre del terrore, delle paure securitarie, degli infanticidi, dei femminicidi o, per dirla spinozianamente, delle “passioni tristi”, etc.
I poeti, ivi raccoltisi in attivo poetare plurale di soggetti diversi, condividono i propositi di questa interazione atta a modificare la condotta pratica delle relazioni umane concrete, lasciando che la teoria si faccia corpo e insieme comportamenti coerenti con le nuove pratiche di soggettivazioni non violente. Pratiche “foemine” sottratte all’arché (principio e dominio) del maschio, “invidioso” della potenza generatrice della “femina”(capovolgimento del dogma freudiano: la donna come l’essere che è invidioso del pene maschile; un maschio mancato?). Continua a leggere→