Cinque slides su una nave che si scopre essere la puntini poesia
Per la doppia pletora di consanguine* conosciuta come scritture verticali e orizzontali l’alta stagione è la stagione delle scuse. Si direbbe che queste nascano spontaneamente, e moltiplichino nelle creature signiche senza possibilità di arginamento: un viaggio di lavoro, un ritiro yoga, una visitina ai parenti fuori regione (per dire). Deposte le suddette presso * loro car* le scritture possono finalmente sparire, abbandonando giornali, libri di scuola, post su Facebook e Instagram, riviste, inserti, bugiardini.
Al loro posto va un replicante che non batte ciglio, una sagoma cartonata che per noi fa lo stesso. Così possono incontrarsi, lontane da responsabilities di sorta, presso un’enorme nave portacontainer in acque internazionali. E qui l’ellisse conviene, perché chi legge sicuramente indovinerà circa il quanto e il quale di cotanti incontri, saggiamente ricorrendo alle stereotipie del caso per figurarsi: dal tenore dei discorsi alle attività agli oltraggi, e su e giù fino alle sodomie. Continua a leggere