Archivio mensile:Dicembre 2008

Aspettando un’alba nuova

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Perché nascere ancora? –
sembra si rivolti il giorno –

a illuminare che scempio
oppure che tripudio
nell’eterna
universale alternanza?

Perché? – quasi s’incorna,
giorno recalcitrante
alla dura norma…

Rompe la fedeltà
a quell’alto tedio –
non c ‘è precorrimento
di canto nella smania degli uccelli,
non c’è acume vigilante
nei pensieri degli insonni

ma sale, giorno nuovo,
giorno prima mai visto
sulla cresta del tempo
al lavoro necessario.

(M.Luzi) Continua a leggere

La caduta di Angelo

angelo_arte1Sì, lo so, ho sbagliato, sono il primo ad ammetterlo, non ho scusanti. Meriterò tutte le punizioni che mi vorrai assegnare, papà. Però ti prego, lascia che ti racconti com’è andata. Anche se tu sai già tutto, perché sei onnisciente, saggezza vivente, niente ti sfugge e sai leggere dentro a chiunque, io voglio provare a spiegare, anche a me stesso, se non a te, cosa è successo e perché.

Sento il tuo sguardo accigliato su di me. Hai un cipiglio così severo, a volte, che fa tremare. Eppure io so quanto sei buono, riesci a perdonare ogni cosa a tutti, perciò concedimi di farmi ascoltare da te, senza fulminarmi a priori con quello sguardo terribile… Continua a leggere

FINE DEL 2008

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FINE DEL ‘68

Ho contemplato dalla luna, o quasi,
il modesto pianeta che contiene
filosofia, teologia, politica,
pornografia, letteratura, scienze
palesi o arcane. Dentro c’è anche l’uomo,
ed io tra questi. E tutto è molto strano.

Tra poche ore sarà notte e l’anno
finirà tra esplosioni di spumanti
e di petardi. Forse di bombe o peggio,
ma non qui dove sto. Se uno muore
non importa a nessuno purché sia
sconosciuto e lontano.

 
Eugenio Montale (da Satura)

Quella mucca pazza degli Stati Uniti d’America

«L’improvviso impeto con cui il desiderio di andare a vedere se le iniziali da me incise più di vent’anni prima nello sportello di uno dei gabinetti nel bagno dell’Art Building fossero ancora lì, l’improvviso e inatteso e irresistibile impeto che mi aveva pervaso con tanta urgenza appena sceso dal taxi, davanti al dormitorio, con Lenore, era una cosa agghiacciante».

di Guido Caldiron

Quando la mattina del 14 settembre di quest’anno è arrivata la notizia che David Foster Wallace si era impiccato nella sua casa di Clermont nel sud della California, al dolore si è unita rapidamente la consapevolezza che l’America stava perdendo uno dei suoi maggiori geni letterari. Si è capito subito che se n’era andato uno degli interpreti più lucidi e autentici di quella perpetua ricerca di sé che sembra essere una delle caratteristiche principali della migliore letteratura statunitense. Continua a leggere

Compra e getta il godimento impossibile del consumismo

Se il desiderio di cose sempre nuove si fermasse, il capitalismo morirebbe di sovrapproduzione. E’ solo promettendoci continuamente una felicità che passa per gli oggetti ma non si raggiunge mai, che il sistema sopravvive.
Quindi non solo l’atto del comprare ma quello del disfarci di cumuli di merci caratterizzano la nostra inquietudine.

In libreria “Consumo dunque sono” di Zygmunt Bauman

di Tonino Bucci

Nella sinistra ci sono due anime che da sempre si confrontano. Una è la tendenza al produttivismo, l’idea che quanto più si sviluppano le forze produttive tanto più il futuro dell’umanità tende al meglio. L’altra è la cultura della sobrietà e della critica al consumismo. Lo slogan della decrescita, coniato dall’economista Serge Latouche, ha avuto negli ultimi anni una certa fortuna politica perché è apparsa l’unica alternativa possibile al dramma dell’inquinamento ambientale. Per i sostenitori della decrescita la società sarà costretta in futuro a consumare di meno se non vorrà distruggere le basi materiali e ambientali della propria riproduzione. Continua a leggere

Consigli di fine anno, ovvero il peccato di essere divertenti

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di Sergio Pasquandrea

Se dico “divertente” dico una parolaccia? A volte, nel jazz, pare di sì.
Ho sentito con le mie orecchie esimi critici biasimare Stefano Bollani perché “non fa musica seria”. Ossia: è divertente, quindi non è abbastanza “rispettabile”.
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Nick Cave & The Bad Seeds – We Call Upon The Author (to Explain)

Ok, il pezzo non è musica che scali le classifiche, ma Nick c’ha carisma da vendere e sa il fatto suo come compositore di testi. Questo è esilarante. Ma (attenzione!) è un’incazzatura sulle idiozie e sui mali del mondo che non risparmia nessuno (occhio ai primi due versi). (traduzione in fondo)

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Gesù ebreo

di Mauro Pesce

I. Gesù fu ebreo nella pratica di vita, nelle idee e nella cultura

L’esperienza di Gesù e quella dei primi cristiani non è una esperienza filosofica, una riflessione astratta a tavolino condotta da singoli, ma l’esperienza di vita di un gruppo. Il primo messaggio di Gesù è la sua pratica di vita, come Adriana Destro ed io abbiamo cercato di mostrare in L’uomo Gesù. Luoghi, giorni, incontri di una vita (Mondadori, 2008). Come nel cattolicesimo può nascere un nuovo ordine religioso, senza che questo comporti la sua uscita dalla chiesa cattolica (si pensi ad esempio al manifestarsi della novità di Francesco di Assisi e al costituirsi dell’ordine dei francescani) così la nascita del movimento di Gesù, con la sua originalità, non significa l’uscita dal Giudaismo, ma soltanto che ai diversi gruppi giudaici se ne aggiunge un altro: quello dei gesuani. Continua a leggere

Siamo i Fangio della cultura che non paga #2

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BLOB DELL’IMBECILLITA’, DELLA MANCANZA DI SOLIDARIETA’, DEL CINISMO.

di Franz Krauspenhaar

[Prima di Natale ho pubblicato su Nazione Indiana un pezzo che forse avrete letto. “Siamo i Fangio della cultura che non paga.” Lo potete eventualmente leggere o rileggere qui. Qui su Lpels pubblico ora un blob folle e disperato di interventi particolarmente demenziali – a mio, ma certo non solo, siamo in tanti- modo di vedere. Un parata di interventi “mostre”, scritti da “mostri letterari” e anche umani, gente che, se fosse minimamente spettacolare, sarebbe stata forse cinematografata da Dino Risi in una versione “intellettuale” del suo famoso film sul cinismo civico, e non solo, degli italiani. Non cito gli “autori”, non separo un intervento dall’altro: leggete tuto come una poltiglia indifferenziata di cazzate sulla cresta dell’onda di merda che ci affogherà. FK] Continua a leggere

Gilles Leroy, Alabama Song

Gilles Leroy,  Alabama Song, -Baldini Castaldi Dalai editore – 2008 – pagg. 213 – euro 16,50 – Trad. di Margherita Botto – Premio Goncourt 2007.

** * **

di Alberto Pezzini

Il libro che in assoluto ogni scrittore deve leggere e ricordare.

In ogni caso, molto probabilmente dovrà scusarsi. Arriva il giorno, inevitabile, in cui ci si deve scusare di scrivere. Scrivere non è corretto.

Questo è quanto Zelda Fitzgerald rivela ad un giovane studente il quale avrebbe voluto cominciare a scrivere ma aveva delle riserve morali a farlo. Le remore ci sono quando si ha paura di prendere dalle vite altrui per nutrire la scrittura. Quella pulsione oscura, che ti rende prigioniero. Continua a leggere

Vivalascuola. Annuncio

Una proposta di “formazione base” della Scuola per formatori Mammut di Napoli

Un calendario di tre appuntamenti residenziali (più altri due dopo l’estate) costituisce l’ossatura della “Scuola per formatori Mammut”. La formazione proposta rappresenta la sperimentazione vissuta in prima persona da “alunni” della “scuola” che si vorrebbe realizzare da “maestri”. La struttura si riferisce a un primo anno di sperimentazione, dove sarà possibile incontrare, miscelati sulla base delle necessità di ognuno, metodi e pedagogie diverse. Il fulcro di questa parte della formazione sarà costituita dalla “didattica” intesa nel suo significato più ampio come l’insieme delle forme e dei modi attraverso cui trasmettere conoscenze, competenze e sapere. Continua a leggere

Niente Gesù nel presepe: «Non siete pronti ad accoglierlo»

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Un parroco di Bergamo decide il gesto clamoroso per protestare contro chi non è capace di accogliere gli immigrati

Frida Nacinovich
Pronto? Dall’altra parte del telefono c’è monsignor Attilio Bianchi, parroco della chiesa di Santa Lucia, il Tempio votivo di Bergamo. Padre, è diventato famoso, lo sa? «Il telefono squilla in continuazione, colpa di voi giornalisti…». Noi giornalisti? Abbiamo solo raccontato che lei non ha messo il Bambinello nel presepe. Una culla vuota, per segnalare al mondo il gran vuoto delle discriminazioni, della mancata accoglienza. Oggi come duemila anni fa, a Betlemme. Le sembra che non sia una notizia? «Mi sembra che sia una notizia sbagliata, perché nella mia chiesa il Bambinello c’è». Continua a leggere

Kostas Kariotakis

Primavera

Stasera nel giardino mi parla una malinconia
nuova. Un mandorlo annega il suo sorriso in fiore
nella palude torbida. La memoria di gioventù
scuote l’acacia inferma in modo così triste…

S’è risvegliato un freddo soffio nella serra in frantumi
dove le rose sono morte e ogni vaso è un sarcofago.
Il copresso, infinito come un tormento, leva
verso gli astri il suo lutto, ed è assetato d’aria.

Vanno, come un corteo funebre, nel filare
gli alti alberi del pepe, trascinando i verdi capelli.
Nella disperazione entrambe le latanie hanno alzato
le braccia. Ed è il nostro giardino giardino di malinconia.

(da Il dolore dell’uomo e delle cose, 1919) Continua a leggere

Bloc notes. Natale sulla terra. 1

notes

di Giorgio Morale

… ce ne andremo di là dalle rive e dai monti, a salutare la nascita del nuovo lavoro, la saggezza nuova, la fuga dei tiranni e dei demoni, la fine della superstizione, ad adorare – per primi! – Natale sulla terra!
(Arthur Rimbaud, Una stagione all’inferno)

23 dicembre

L’aereo prende slancio, sembra esitare tra terra e cielo. Non percepisco l’attimo in cui si stacca da terra. Continua a leggere

Il dolore innocente? Un berillo

La nascita di bambini handicappati è un abisso (teo)logico che obbliga a ripensare il senso della vita

di Vito Mancuso
In questo articolo intendo ragionare sul dolore innocente, spronato dalle polemiche dei giorni scorsi sul rifiuto della Santa Sede di sottoscrivere il documento delle Nazioni Unite sulle persone handicappate. Francamente non ho capito bene il senso di tale rifiuto, e ancora meno quello che riguarda il documento sulle persone omosessuali. Ma mi occupo di teologia, non di diplomazia, e posso solo tentare di contribuire con qualche riflessione teologica. Inizio ricordando che il berillo è un minerale che appartiene al gruppo dei silicati, ha cristalli esagonali e nelle sue forme più pure può essere verde (smeraldo), azzurro (acquamarina), o anche giallo, rosa e bianco. Continua a leggere

Cristina Campo

La tigre assenza

da Passo d’addio

For last year’s words belong to last years language
and next year’s words await another voice.


*
Si ripiegano i bianchi abiti estivi
e tu discendi sulla meridiana,
dolce Ottobre, e sui nidi.

Trema l’ultimo canto nelle altane
dove sole era l’ombra e ombra il sole,
tra gli affanni sopiti.

E mentre indugia tiepida la rosa
l’amara bacca già stilla il sapore
dei sorridenti addii. Continua a leggere