[Doverosa premessa: Fabrizio Centofanti ha una pazienza infinita nei miei confronti. Ci mancava solo che andassi a toccare un tema come questo per La poesia e lo spirito. Ma anche questa volta mi ha stupita, accettando di ospitare questo personale punto di vista. Un’onestà intellettuale rara, e coraggiosa, che gli voglio e gli devo pienamente riconoscere.]
Riflessioni profonde sulla questione della genitorialità surrogata mi accompagnano ininterrottamente da qualche anno, ovvero da quando un mio amico e il suo compagno hanno avuto due gemelli attraverso la gestazione su compenso da parte di una donna. Tutto questo è avvenuto in un paese estero dove loro vivono da molti anni. È l’unico caso che conosco direttamente, e ne potrei riferire solo riscontri positivi, anche molto toccanti.
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