Archivio mensile:Giugno 2016

48. Tre fronti

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La tendenza più recente era quella di un progressivo svelamento di coloro che accoglievano il messaggio e quelli che, più o meno apertamente, mettevano paletti, storcevano il naso, facevano distinguo, col risultato di una rarefazione dei rapporti, un venir meno di contatti che finiva col creare un comprensibile imbarazzo. La chiamavamo “solitudine della profezia”, sempre avversata o ostacolata, perché traccia di un mondo ulteriore, non verificabile, semplicemente oggetto di fede.
Leone XIII aveva parlato degli obiettivi della massoneria internazionale: distruggere la Chiesa e imporre norme ispirate dal materialismo. Il mondo si sarebbe dunque diviso tra materialisti e spirituali: ci saremmo riconosciuti a poco a poco, emergendo dalla nebbia delle convenienze, dagli pseudo misticismi o il crasso calcolo dei propri interessi personali.
La Chiesa, intanto, viveva il suo momento più difficile: le posizioni si divaricavano, le opposte fazioni lottavano aspramente, sotto una patina formale di rispetto reciproco. La battaglia infuriava, con accuse reciproche di eresia e fariseismo; i colpi bassi venivano coperti da dichiarazioni ufficiali di obbedienza a superiori verità. A uno sguardo esterno, la realtà ecclesiale appariva tesa e frantumata, sempre in bilico tra minacce scismatiche e sottili imposizioni.
Il terzo fronte era quello dei conflitti politici e sociali. La contrapposizione tra America e Russia diventava più palese, con gli estremisti islamici che tessevano trame sotterranee destinate a esplodere nella conflagrazione di una guerra santa.
Noi scendevamo sempre più in profondo, contemplando ormai il bagliore dell’Archetipo scritto da sempre nella nostra storia.

Noleggio arche, caravelle e scialuppe di salvataggio, di Riccardo Ferrazzi

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È una straordinaria carrellata di avventure questo libro di Riccardo Ferrazzi, che descrive miti e leggende come fossero le ultime vicissitudini del vicino di casa. L’intenzione di fondo si palesa già nel titolo: Noleggio arche, caravelle e scialuppe di salvataggio (Fusta Editore, collana Bassa Stagione). Continua a leggere

Beppe Salvia, Il colore del dire. Nota di lettura di Rosa Salvia

Beppe
Edoardo Albinati, nel tracciare il carattere schivo del poeta potentino Beppe Salvia, lo definisce “uno dei poeti più dotati e amati e non solo della sua generazione”, aggiungendo che “conduceva una vita isolata e precaria, nutrita della sua poesia e poco d’altro” […], così come della sua opera poetica scrive che aveva “una grazia bruciante, quasi offensiva”. (Articolo Vivere da spiantati in un luogo di spettri in “Paese Sera” – 18 aprile 1985) Continua a leggere

Annamaria Ferramosca per Assunta Finiguerra

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PREMIO ISABELLA MORRA 2016–VI edizione dedicata ad Assunta Finiguerra

Giuria:Presidente onorario Guido Oldani – poeta, Presidente di Giuria e fondatrice del Premio 
Antonetta Carrabs – poeta e scrittrice, Giuseppe Langella – docente Università Cattolica di Milano e critico, Amedeo Anelli – poeta- critico letterario, Corrado Bagnoli- poeta, Elisabetta Motta – critico letterario,Salvatore Contessini -poeta ,Iride Enza Funari – poeta,Giulia Occorsio – poeta – pittrice
Paolo Pezzaglia – poeta – scrittore,Maria A. Cera Santoro – Presidente Associazione Lucana Magna Grecia,Ettore Radice – Presidente Associazione Mnemosyne – storico, Simona De Simone – docente. Continua a leggere

Sei

[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=bctjrnQ53C8&feature=youtu.be]

da qui

Scendere, scendere, non disperare
di andare oltre quel muro. Trattieniti
gli istinti che non sanno, decomponiti
in un precipitato d’attenzione,
disgrègati nel sangue dell’offerta,
che batte contro le pareti come
la chiamata inattesa di un Dio ignoto.
Distogliti dall’ultimo pensiero,
che bussa alla tua porta mascherato
da bene, da equilibrio, da giustizia.
Ricordati di me, che ti ho trovato
morto. Vai e fai lo stesso. Io c’ero.

Vitaliano Trevisan, Works

di
Roberto Plevano
9788806208066
Un lettore [1] potrebbe avvicinarsi all’ultimo lavoro di Trevisan, inaspettatamente corposo, tenendo a mente, e aspettandosi, quella sua capacità di porre la scrittura a contatto immediato con la realtà delle cose e dei fatti, così da penetrare negli interstizi, nelle pieghe, nei corpi incistati nel tessuto sociale e territoriale, così da illuminare, come sotto un riflettore, l’insolito, o ciò che per troppa consuetudine non si vede e non ha rilevanza nella vita degli uomini. Non ne sarebbe deluso.
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Nove nuove poesie di Beppe Mariano

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LIMPIDO E’ IL MARE…

Limpido è il mare, secondo secoli

di poesia. Dalla riva carezzo

con lo sguardo la sua distesa

e mi prolungo nel suo infinito.

Mi verrebbe voglia di citare versi

con romantico atteggiamento…

Ma so che appena oltre il mio

sguardo vi è un barcone pericolante,

stracarico di aggiogati per fame

e di qualche infame aggiogante. Continua a leggere

V FESTIVAL PER LA LEGALITA’. “Questo non è un paese per onesti”

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Il Festival per la Legalità di Terlizzi (BA), città della diocesi che fu di don Tonino Bello organizzato dal Movimento Civico CittàCivile è giunto ormai alla quinta edizione: il tema di quest’anno è “Questo non è un paese per onesti”. Etica e Legalità quali infrastrutture invisibili per lo sviluppo del mezzogiorno.

Si comincia con una premiere il 29 giugno; a seguire la tre giorni classica, dal 7 al 9 luglio – i primi tre appuntamenti nel Chiostro delle Clarisse, in piazza Cavour, l’ultimo presso il Mat Laboratorio Urbano. La prima giornata sarà un tributo alla memoria di Felicia Impastato, madre di Peppino, protagonista della fiction Rai interpretata dall’attrice Lunetta Savino, che sarà l’ospite speciale della serata, presentata da Pasquale Vitagliano e Franco Dello Russo, presidente della Pro Loco cittadina. L’ultima giornata sarà dedicata interamente alla messa in scena dello spettacolo “civile” di Salvatore Cosentino, magistrato e autore.

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Guido Michelone intervista a Paolo Archetti Maestri (Yo Yo Mundi)

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Per Evidenti tracce di felicità, nuovo album di Yo Yo Mundi, gruppo folk-rock di Acqui Terme, ecco un’intervista inedita al leader Paolo Enrico Archetti Maestri, cantante, compositore, chitarrista, che qui racconta alcune vicende di un album molto poetico. Continua a leggere

Due poeti. Pietro Amerio e Rudy Toffanetti

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di Riccardo Ferrazzi

Presso l’editore Aragno (nel cui catalogo figurano tre titoli del nostro indimenticato Roberto Rossi Testa) escono due libri di poesia che, in modi inconsueti, si distaccano dalla produzione corrente. Si tratta di Altre parole di Piero Amerio e Sul confine di Rudy Toffanetti, autori quanto mai diversi tra loro: Amerio è psicologo, professore universitario e saggista, che da sempre coltiva la poesia come otium letterario e cioè come impegno, rigoroso ma libero dai vincoli della vita quotidiana; Toffanetti è un giovane poco più che ventenne, alla sua prima pubblicazione. Continua a leggere

Il terreno morale

di
Roberto Plevano
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§ Il terreno morale

Mio nonno ha fatto la campagna d’Africa. Che state a pensare? Che ha levato in alto le insegne, il ferro, il cuore, a salutare dopo quindici secoli la riapparizione dell’Impero sui colli fatali di Roma? No, niente di tutto questo, mio nonno era un uomo con la testa salda sulle spalle, partì per l’Africa, ufficiale medico alpino, spinto da un senso (accezione 2) di cameratismo per i suoi commilitoni, mica perché qualcuno canticchiò di tirare diritto, e fare quel che è detto e scritto (la retorica dell’epoca, i piccolo-borghesi tirano dentro la pancetta e gonfiano il petto). Presto capì quello che era evidente, e prese la sua parte: dal ’43 fu a fianco del suo amico “Maurizio”, Ferruccio Parri. Al funerale di mio nonno, la prima corona fu portata dall’ANPI. C’è da essere orgoglioso della mia famiglia.
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Dodici libri per Festa della Musica

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di Guido Michelone

Nel 1982 viene promossa in Francia una Fête de la Musique grazie al Ministero della Cultura, allora condotto da Jack Lang, che invita tutti i musicisti (professionisti e amatori) a suonare il 21 giugno per le strade e sulle piazze di ogni città a celebrare anche il solstizio d’estate e il giorno più lungo dell’anno. Continua a leggere

maggie and milly and molly and may

Maggie, Milly, Molly and May rough bild

di e.e. cummings

maggie and milly and molly and may
went down to the beach (to play one day)

and maggie discovered a shell that sang
so sweetly she couldn’t remember her troubles, and

milly befriended a stranded star
whose rays five languid fingers were;

and molly was chased by a horrible thing
which raced sideways while blowing bubbles: and

may came home with a smooth round stone
as small as a world and as large as alone.

For whatever we lose (like a you or a me)
it’s always ourselves we find in the sea Continua a leggere

Lettera a uno studente

di Stefanie Golisch

Caro C ,

recentemente mi hai raccontato che sei venuto in Italia dalla Costa d’Avorio quando avevi 10 anni.
Ovviamente, non l’hai scelto tu, ma i tuoi genitori – nella speranza, immagino, di aprire delle migliori prospettive future per te e tua sorella.
Ti ho conosciuto due anni fa, in prima superiore: un ragazzo vivace, già una personalità inconfondibile, l’unico studente che poneva delle domande – cosa che secondo la mia non proprio breve esperienza, avviene assai raramente nella scuola italiana che sembra produrre programmaticamente studenti muti, amorfi, pronti a divorare indistintamente tutto quello che passa il convento per poi rigettarlo nel momento opportuno della verifica. Continua a leggere

Guido Michelone intervista Michelangelo Zizzi

Zizzi
Mi parli brevemente di questo nuovo progetto di Scuola di Poesia?

La Scuola Pound vive da due anni ed è alla sua seconda edizione: Si
tratta di voler fare la migliore Scuola di poesia in Italia, il
corrispettivo della Holden di Baricco, ma persino meglio: perché è
difficile diffondere tecniche di poesia, ma è possibile conoscere da
vicino i Maestri e stare con loro: Ho pensato a questo: di ritrovare i
Maestri \ amici, conoscerli da vicino e perdere ogni provincialismo ed
ogni ‘falsa’ ambizione, riconoscendo i propri valori, le proprie
qualità. Continua a leggere

CRESTOMAZIA 21: Gyula Illyés, “Fantasma”

FANTASMA

Stamani, l’aria è di vetro:
stupito, cammino attraverso un muro di cristallo
e un altro muro,
perché tu veda ? anche se
di sera il mio cuore si incrina ?
com’è semplice
vivere un miracolo
vivere ancora.

(Traduzione di Umberto Albini)

da “La vela inclinata”, Edizioni S. Marco dei Giustiniani, Genova, 1980


“Dell’altra moltitudine che abbiamo di versi, quasi infinita, ha scelto ciò che gli è riuscito o più elegante, o più poetico, o anche più filosofico, e infine, più bello […]” (Tratto dalla Prefazione alla crestomazia italiana de’ poeti di Giacomo Leopardi)