Archivio mensile:Luglio 2021

VOCI: “Bosco dell’essere” di Stefano Lanuzza

Voci, rubrica di poesia “partecipata” a cura di Francesco Sasso.

Leggere e condividere poesie in rete è molto bello. Questa nuova rubrica è aperta a tutti gli appassionati della poesia. 

Cosa cerchiamo? Noi cerchiamo la poesia. Potete quindi segnalare nei commenti il vostro spazio poetico in rete o copiare/incollare una vostra poesia. Noi scegliamo e rilanciamo la poesia su queste pagine e in podcast. (f.s.)

Letture di Francesco Sasso da Stefano Lanuzza, Bosco dell’essere, pref. di G. Tesio, nota di G. Poli, Fermenti Editrice, Roma 2021, pp. 70, €. 12.00


Tutte le puntate di VOCI su La poesia e lo spirito

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Dove trovare le letture di VOCI a cura di Francesco Sasso:

 

 


 

La svolta

Gesù vuole salvarci, è il suo desiderio più intenso. Una sete contagiosa. Basterebbe riscaldarsi a questo fuoco, per riprendersi. O rinfrescarsi in quest’oasi, secondo la stagione. In ogni caso, sarebbe la svolta della vita.

Giulio MAFFII, Sequenze per sbagliare il bersaglio. Con nota di Antonio Fiori

Giulio Maffii

Sequenze per sbagliare il bersaglio

Pietre Vive, 2021

*

Sono rimasto molto colpito dalla metascrittura di Giulio Maffii. Intanto per come è stata pensata, disegnata e proposta e, in special modo, per la valenza filosofica di molti degli aforismi: disorientano, inducono a congetturare, fanno anche sorridere, ogni tanto. La contemporaneità è poi assolutizzata dalle slides e dalle figure geometriche illustrative.

Il suo bersaglio siamo noi, non c’è dubbio. Molto più che mera originalità’.

Antonio Fiori

 

Giulio Maffii, scrittore e critico, ha diretto la collana di poesia contemporanea per le Edizioni Il Foglio, ed è stato capo redattore della testata giornalistica «Carteggi Letterari» e adesso per la rivista «Atelier». È docente di storia contemporanea del corso di laurea in Scienze giuridiche della sicurezza presso l’ISP di Firenze. Nel 2013 è uscito per Marco Saya Edizioni il saggio breve Le mucche non leggono Montale. Nel 2014, ha pubblicato per Marco Saya Edizioni Misanabì sui miti della morte degli Indios Taino. Nel 2015 esce il poema storico Il ballo delle riluttanti (Lamantica Edizioni) e nel 2018 Angina d’amour (Arcipelago Itaca). Maffii fa parte dell’associazione “Pallaio” per gli studi antropologici e multidisciplinari di Firenze.

N.B. nota già apparsa con lievi modifiche su www.atelierpoesia.it

 

Poesia italiana del XXI secolo

 

Gianni Montieri è nato a Giugliano (Napoli) nel 1971. Dopo aver vissuto per molti anni a Milano, adesso vive a Venezia. Ha pubblicato: Le Cose imperfette (Liberaria, 2019), Avremo cura (Zona, 2014), Futuro semplice (2010). Suoi testi sono rintracciabili nei numeri sulla morte (VIXI) e sull’acqua (H2O) della rivista monografica Argo e sui principali siti letterari italiani e nel numero 19 della rivista Versodove. Ha riscritto la fiaba “Il pifferaio magico” per il volume Di là dal bosco (2012); il  racconto “La sarta di Herrera” per Deaths in Venice (2017). Sue poesie sono incluse nel volume collettivo La disarmata, (2014). Nel 2020 ha pubblicato il racconto “Abitava a Santa Chiara” per il numero 2 “La città muta”  della rivista monografica Menelique. Sempre nel 2020 è uscito il racconto “Un futuro di Gianni Rivera”, in 12 storie di sport Per rabbia o per amore, pubblicato da 66thand2nd con Effe. È stato redattore della rivista monografica Argo. È tra i fondatori del laboratori di scrittura Squero della parola. Scrive di calcio su Il Napolista. Collabora con, tra le altre, minima&moralia, Rivista Undici UltimoUomo e Doppiozero. È redattore di The FLR. Ha un blog dove scrive di libri su Huffington PostÈ stato capo redattore del litblog Poetarum Silva per otto anni; è nel comitato scientifico del Festival dei matti.

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Per sempre

Gesù si dà nell’Ostia, senza ritorno. Ogni dono di Dio è così. Basterebbe questo, per convincerci ad aprirci. Le angosce che ci assalgono nascono dal sentimento della fine, a cui nulla sfugge, sulla terra. Ma ciò che Dio dà, resta per sempre.

Lirico terapia. Salvatore Quasimodo

Forse il cuore

Sprofonderà l’odore acre dei tigli
Nella notte di pioggia. Sarà vano
Il tempo della gioia, la sua furia,
quel suo morso di fulmine che schianta.
Rimane appena aperta l’indolenza,
il ricordo di un gesto, d’una sillaba,
ma come d’un volo lento d’uccelli
fra vapori di nebbia. E ancora attendi,
non so che cosa, mia sperduta; forse
un’ora che decida, che richiami
il principio o la fine: uguale sorte,
ormai. Qui nero il fumo degli incendi
secca ancora la gola. Se lo puoi,
dimentica quel sapore di zolfo
e la paura. Le parole ci stancano,
risalgono da un’acqua lapidata;
forse il cuore ci resta, forse il cuore.

Non è questa la vocazione della poesia? Una parola che resta, dopo l’ennesimo fallimento, dopo ogni sconfitta.

L’inganno di “Pleasure” – Esiste un porno etico?

Il film di Ninja Thyberg “Pleasure”, descrive una storia abbastanza semplice: una ragazza svedese di 19 anni si reca a Los Angeles per diventare una pornostar. Inizia con performance più tradizionali ma poi si rende conto che se vuole davvero sfondare dovrà girare scene più estreme, finendo quindi per accettare BDSM e double anal, con apparente indifferenza. L’unica volta che mostra di sentirsi violata è durante un set in cui gli attori maschi sono molto aggressivi e la sua reazione è di angoscia emotiva.
Il film – che ha avuto successo al festival di Sundance e a quello di Göteborg qualche mese fa – viene presentato come un film sul mondo della pornografia, quasi un documentario, dato che Thyberg presenta sé stessa come ricercatrice esperta in materia. Ma è opportuno chiarire subito che “Pleasure” è si occupa esclusivamente dell’industria pornografica realizzata a Los Angeles con standard filmici tradizionali, il che rappresenta meno del 25% di quello che circola in chiaro in rete. Il restante 75% consta di video più o meno amatoriali (o amateur porn) che vengono caricati senza il consenso dei protagonisti, vere e proprie documentazioni di abusi sessuali – molto spesso a danno di minorenni – e poi revenge porn, video realizzati originariamente in modo consensuale ma distribuiti senza il consenso delle protagoniste (si tratta quasi sempre di ragazze o donne), video rubati da videocamere nascoste in bagni pubblici e/o scolastici, eccetera. Le cifre non sono indicate a caso: di recente la più grande compagnia di canali pornografici del mondo, MindGeek, che possiede una serie di siti tra cui spicca il più gigantesco, Pornhub, ha dovuto fare una veloce e improvvisa cancellazione di questo materiale perché dopo un incisivo articolo scritto dal premio Pulitzer Nicholas Kristof per il New York Times le maggiori compagnie di carte di credito Mastercard e Visa si sono finalmente attivate, ritirando Pornhub dai loro clienti, affermando che non avrebbero ripreso se non a patto che Pornhub togliesse dal sito tutto il materiale non garantito da consensi scritti dei protagonisti maggiorenni. Nel giro di un paio di giorni, 10 milioni di video sono spariti dal sito, circa il 75% del totale, stando alle cifre indicate da Laila Mickelwait, la famosa ricercatrice americana che ha fornito l’ispirazione per l’articolo di Kristof, e contribuito portare in tribunale i vertici dell’azienda attraverso una class action. Continua a leggere

Lirico terapia. Nazim Hikmet


Prima che bruci Parigi 

Finché ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine.

Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio sul lungosenna
sotto i salici, mia rosa, con te
sotto i salici piangenti molli di pioggia
ti direi due parole le più ripetute a Parigi
le più ripetute, le più sincere
scoppierei di felicità
fischietterei una canzone
e crederemmo negli uomini.

In alto, le case di pietra
senza incavi né gobbe
appiccicate
coi loro muri al chiar di luna
e le loro finestre diritte che dormono in piedi
e sulla riva di fronte il Louvre
illuminato dai proiettori
illuminato da noi due
il nostro splendido palazzo
di cristallo.

Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio, lungo la Senna, nei depositi
ci siederemmo sui barili rossi
di fronte al fiume scuro nella notte
per salutare la chiatta dalla cabina gialla che passa
– verso il Belgio o verso l’Olanda? –
davanti alla cabina una donna
con un grembiule bianco
sorride dolcemente.

Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore.

È possibile essere, nello stesso tempo, semplici e profondi? In queste immagini di Hikmet sembra non esserci nulla di complesso: perché, allora, l’esito è così palesemente suggestivo? Qual è il segreto dei versi, di tutti i versi che riescono a risuonare nella nostra anima, a toccare le corde del cuore?

Giù la maschera, di Giorgio Stella

Giù la maschera che é già caduta

tra l’ostello e l’aborto del censimento suo –

alle volte regalava un sorriso

altre elemosinava un fiore, un nome,

un fiore sul nome –

quanta aria pura passa dalle parti della croce

avvitata alla luce che la previene da dove viene –

la maschera é caduta,

sarebbe azzardato dire come dare un tozzo di pane a un cane

e invece il canile si apre e il forno é mozzo

quasi fosse vietato parlare in un medesimo teatro.

Lirico terapia. Conceicao Lima, Frammenti poetici.

Frammenti poetici

Dopo l’ardore della riconquista

non cadde manna sui nostri campi.

 

E nella dura traversata del deserto

imparammo che la terra promessa era qui.

 

Ancora e sempre qui.

Due isole indomite da dissodare.

Il cippo da innalzare

con l’insepolta nudità dei nostri pugni.

 

Emergeremo dal canto

come dal suolo emerge il giovane granturco

e nudi, interi recupereremo

la trasparenza del tempo iniziale.

Puri ritorneremo ad abitare la poesia e la chiarità

perché la parola risorga e il sogno non si perda.

 

Ricuperare la trasparenza iniziale: chi non ha nel cuore questo sogno?

Stefania Nardini, “La combattente”

Recensione di Giovanni Agnoloni

Stefania Nardini, La combattente, ed. e/o, 2021

Approcciarmi a La combattente, il nuovo romanzo di Stefania Nardini, per me non è stato facile. Sapevo che la vicenda della sua protagonista rifletteva la sua, e quindi quella di suo marito, Ciro Paglia, che per me è stato (ed è ancora) un grande amico. Inoltre, la mia stessa vicenda personale di vedovanza – sia pur senza matrimonio, se non quello già fissato e mai avvenuto a causa di un maledetto incidente – mi rendeva ancor più sensibile all’argomento.

Poi però ho iniziato la lettura, e in brevissimo tempo sono stato catturato da una storia avvolgente, a più strati, che parte dal disperato e tenace amore tra due attivisti di sinistra, negli anni ‘70 – una giornalista e in seguito scrittrice, Angelita, e uno sceneggiatore, Fabrizio, anche autore di documentari d’impatto sociale e politico – e da allora si proietta su un oggi lacerato dal dolore del lutto. Continua a leggere

Poesia italiana del XXI secolo

Maria Pia Quintavalla è nata a Parma, e vive a Milano. Ha pubblicato: Cantare semplice (Tam Tam Geiger 1984, nota Livia Candiani), Lettere giovani (Campanotto, 1990, nota Maurizio Cucchi), Il Cantare (Campanotto 1991, nota Nadia Campana), Le Moradas (Empiria, 1996, nota Giancarlo Majorino), Estranea (canzone) (Piero Manni, 2000, nota di Andrea Zanzotto), Corpus solum (Archivi del 900, 2002, nota  Giampiero Neri), Album feriale ( Archinto, 2005 nota Franco Loi), Selected poems (Gradiva, nota Andrea Zanzotto), China ( Effigie, 2011), I Compianti ( Effigie 2013 /2015, nota di Bianca Garavelli), Vitae (La vita felice, 2017, nota di Giueseppe Marchetti) Quinta vez (Stampa 2009) 2018, nota di Maurizio Cucchi). Ha curato antologie: Donne in poesia, Presidenza Comune di Milano 1985, 1988, ristampa Campanotto, dell’omonima rassegna;  Atti convegno Bambini in rima/ La poesia nella scuola dell’obbligo Provincia di Milano, 1985 pubblicati su Alfabeta, 1987. Compare su riviste, tra cui: Nuovi Argomenti, 1995; Cantari dolorosi: sulla poetica di Maria Pia Quintavalla a cura di Andrea Zanzotto; Almanacco dello specchio Mondadori, 2008, a cura di Maurizio Cucchi; Almanacco di poesia, Raffaelli editore, a cura di Gianfranco Lauretano, 2018.  Per Donne in poesia festival ha sviluppato reading, antologie, seminari, interviste, una ricerca sul canone del secondo novecento, tramite le rubriche: Le Silenziose (Book City, 2013, Milano ) per la ristampa di poete italiane contemporanee. La giovinezza del canone/ Donne in poesia  a Parma, Parma capitale cultura 2021. Altre rubriche di Donne in poesia: Muse; Autori; Resurrezioni, Casa cultura di Milano; Scrivere al buio, Casa della Poesia liberty, Milano; Essere autrici/ essere curatrici, presso principali sedi museali cittadine: Palazzo Sormani, Palazzo Marino, Casa museale Alda Merini. E’ redattrice della rivista Il Menabò e fa parte della giuria del Premio Città di Virgilio – Terra dei poeti. Ha vinto molti premi: Cittadella; Alghero Donna; Città di S. Vito; Alda Merini; Ponte di legno; Città di Como; Europa in versi; Cinquina al Viareggio. Tradotta in molte lingue, è presente in numerose antologie, l’ultima, Braci, a cura di A. Colasanti, Bompiani, 2020. E’ presente in Ossigeno Nascente, AlmaMater, Bologna 2020. Conduce numerosi laboratori di lingua italiana presso l’Università di Milano. Ha partecipato alle installazioni di Giovanna Iorio in recenti mostre internazionali: ATLANTE MAPPA DELLE VOCI;  TALKING CHAIRS;  TORNERANNO LE SERE (Londra e Praga, 2019).

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