Archivi categoria: Giovanni Nuscis

Roberto ADDEO, Fuori è un bel giorno di sole. Nota di Antonio Fiori

Roberto Addeo

Fuori è un bel giorno di sole

La Valle del Tempo, Napoli, 2023

Prefazione di Antonio Spagnuolo

Postfazione di Maurizio Vitiello

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Dopo Bile (Transeuropa, 2020), poema versicolare che indagava gli organi del corpo e contorceva verbi e pensiero, Roberto Addeo distende ora il suo verso, esce dal corpo, e ci dice che Fuori è un bel giorno di sole. Il titolo del suo lavoro ha certo una componente ironica, ma dimostra anche, come nota Maurizio Vitiello, la resilienza del poeta e la sorpresa delle gioie che a volte la vita ci concede. La raccolta è ancora in forma poematica e si nutre di un lessico eterogeneo, sorprendente, con esiti spesso grotteschi (come – quando si sente amato da una persona/ vorrebbe ucciderla; oppure – liberò un padrone dal suo schiavo; o ancora – mi invitò a cena per mangiarmi). Roberto Addeo resta dunque fedele alla poesia sperimentale ma altrettanta fedeltà dimostra verso il mondo reale, raccontando dolore psichico e impegno sociale, speranze e sentimenti: porterò in pugno una fiaccola e un piede di porco/ una causa comune/ e sottobraccio, la mia coda di lacrime. Continua a leggere

Silvano TREVISANI, IL POETA SCOMPARSO E ALTRE STORIE. Nota di Giovanni Nuscis

 

Questo libro recentissimo di Silvano Trevisani, come scrive Mauro Ferrari nella sua postfazione “si impone all’attenzione critica per almeno due motivi: da un lato mantiene viva la memoria di un poeta autentico come fu il tarantino Pasquale Pinto, “uomo città” (p. 50), acclamato da grandi nomi (e definito forse riduttivamente “poeta-operaio”) ma caduto poi in un ingiusto oblio – e di cui Trevisani fu amico e sodale – ma dall’altro, innegabilmente, mostra interessanti caratteristiche espressive e spunti tematici di attualità.” Continua a leggere

Utopie… e altro ancora, di Vincenzo MURA. Nota di Giovanni Nuscis

 

Descrizioni precise e originali e una forte tensione etica si apprezzano immediatamente nelle poesie dell’ultimo libro di Vincenzo Mura Utopie… e altro ancora; e, non marginalmente, anche la weltanschauung dell’autore, nei cui versi affiora la sua storia personale e quella collettiva, e quel sentimento di finitezza che con l’avanzare degli anni sferra la sfida più cruenta. A non sfuggire è anche il legame forte dell’autore con la sua Isola, in particolare, col villaggio natio, Pattada. Continua a leggere

UN ARCIPELAGO DI VOCI. Poeti delle isole toscane per l’ecologia integrale, a cura di Nunzio Marotti

di Antonio FIORI

 

AA.VV.

Un arcipelago di voci

Poeti delle isole toscane per l’ecologia integrale

A cura di Nunzio Marotti

Con la collaborazione di Claudio Damiani e Alessandra Palombo

Edizioni Il Foglio, 2023

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L’ecologia integrale al centro di questa antologia è quella illustrata nell’enciclica papale Laudato Si nel 2015. Continua a leggere

Antonio FIORI, Vita di un altro

di Giovanni Nuscis

E’ uscito il nuovo libro di Antonio Fiori dal titolo Vita di un altro, per le edizioni Inschibboleth, nella collana Margini diretta da Filippo La Porta. Tre anni fa, nel 2020, per le stesse edizioni, ricorderemo I poeti del sogno, che riscosse ampio apprezzamento sia tra i critici e i poeti sia tra i lettori. Continua a leggere

L’ANNUARIO DI POESIA. ANTOLOGIA 1994 – 2012, a cura di Gabriele TANDA. Nota di lettura di Giovanni Nuscis

 

A cura di Gabriele Tanda è stata pubblicata l’Antologia dell’Annuario di poesia (anni 1994-2012) della rivista “L’età del ferro” (Castelvecchi), diretta da Giorgio Manacorda, Alfonso Berardinelli e Walter Siti).

Il libro contiene una selezione degli interventi critici, delle recensioni e degli articoli pubblicati negli Annuari dal 1994 fino al 2012. Continua a leggere

Luca PIZZOLITTO, Crocevia dei cammini. Nota di Giovanni Nuscis

In quest’ultimo libro di poesie di Luca Pizzolitto, Crocevia dei cammini si nota subito il ricorrere di alcune parole: lontananza e dolore, in particolare, ma anche esilio, silenzio, cenere, Dio, fede. In poesia, più che negli altri generi letterari, le parole, soprattutto se ripetute, aprono a mondi e a interpretazioni che possono avvicinare all’essenza dell’opera, e che non vanno pertanto trascurate; pur nei confini fluidi che rendono i versi creature delicate, sfaccettate, polisemiche. A differenza della narrativa, con riferimento al concetto di esattezza definito da Calvino nelle sue Lezioni americane Continua a leggere

Giovanni IBELLO, Dialoghi con Amin. Recensione di Antonio Fiori

Giovanni Ibello
Dialoghi con Amin
Crocetti, 2022

Introduzione di Milo De Angelis

 


“Il poeta più antico dei nostri giovani poeti”, così definisce Milo de Angelis il nostro
Giovanni Ibello, che ha qui ripreso – e disteso – la breve silloge dal titolo omonimo, edita
nel 2018 quale vincitrice del Premio Città di Fiumicino (all’originale unica sezione di dodici
poesie, ridenominata
Yucatan, si aggiungono – fino a rendere la silloge poematica –
Teorema dei roghi, Be aware of God e Luce cariata dall’avvenire). Nella sua mirabile
introduzione, de Angelis parla di “grande e originale poema notturno” che ci prepara ad
una “pura attesa senza oggetto”, e ci segnala il silenzio come “uno dei protagonisti di
questo libro splendido e irripetibile”.
La voce che tiene il filo del dialogo e del racconto è quella di Giovanni, che non è solo
voce autoriale ma è anche voce rimodulata del Giovanni dell’Apocalisse, peraltro
irriconoscibile in queste nuove e lapidarie asserzioni; egli infatti non solo non crede che
stiamo per rinascere e non ha mai chiesto di essere amato ma contesta Dio radicalmente:
Dichiaro guerra al Cielo, afferma. Giovanni è l’interlocutore di Amin, che invece non ha mai
vissuto bensì solo sognato la vita:
Io sono Amin,/ colui che restò nel noncanto. Amin è
libero perché non può morire, perché non è mai nato, perché può sognare soltanto:
Hai
sognato/ lo scisma dei santi,/ il mistero della cernia ermafrodita./ Hai sognato/ la vergine
delle dune/ e aceto per le antilopi erranti.
I dialoghi condurranno infine al silenzio, alla presa d’atto non tanto dell’insufficienza quanto
dell’inutilità della parola, sia perché inascoltata sia perché è tramontato ormai il tempo
delle parabole e delle profezie (
Di quello che sognavi veramente/ non resta che un
silenzio siderale/ una lenta recessione delle stelle
). Al silenzio si arriva però anche perché
si passa con lucidità in rassegna il tema della morte, il suo senso introvabile e i suoi
strascichi: è la morte che toglie di bocca ogni parola. Trovo emblematico, in tale percorso,
l’omaggio a Maradona nelle quattro poesie poste sotto il titolo
25 novembre, questa la
prima:
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Massimiliano DAMAGGIO. Io scrivo nella tua lingua. Nota di Giovanni Nuscis

 

Massimiliano DAMAGGIO

Io scrivo nella tua lingua

Poesie – Testo greco a fronte, traduzione di Giorgia Karvunaki

Editrice ZONA

Collana Rossocorpolingua

Nota critica di Mia Lacomte

 

Rielaborare la propria infanzia, il proprio vissuto è ciò che tutti, in varia misura e modo, proviamo a fare. Talvolta edulcorando ricordi per nulla sereni e gioiosi, e viceversa. Continua a leggere

Guerra / Operazione speciale) Russia – Ucraina. Avvio urgente di negoziazione.

Al Sig. Ambasciatore in Italia della Federazione Russa

info@ccir.it   ambrus@ambrussia.it

 Al Sig. Ambasciatore in Italia della Repubblica Ucraina

emb_it@mfa.gov.ua

 Al Sig. Presidente della Commissione Europea

eric.mamer@ec.europa.eu

 

Egregi Signori,

la concatenazione di azioni e inerzie riconducibili alle parti in conflitto – in particolare, alla Federazione russa – e, anche, ai comportamenti di Paesi e istituzioni internazionali dell‘occidente, può far precipitare in una situazione drammatica e irreversibile i destini degli stati europei e delle loro popolazioni. Continua a leggere

Mauro GERMANI, Tra tempo e tempo. Nota di lettura di Giovanni Nuscis

 

Di questo nuovo, bellissimo libro di Mauro Germani, poeta, critico e studioso, leggiamo sulla quarta di copertina: “Pagine di un diario spirituale e intellettuale nelle quali l’autore, in una prosa coinvolgente ed evocativa, a tratti visionaria, ci offre un bilancio della propria esistenza mediante memorie personali, confessioni, moti dell’anima e riflessioni sul senso della letteratura, della morte, del sacro e del mistero (…). Continua a leggere

Guerra in Ucraina e salto di paradigma.

Le richieste della Russia sono inaccettabili. Come può un Paese rinunciare alla propria libertà a favore di un altro Paese? Eppure nessun paese è realmente libero, nessuno è pienamente autonomo. Tutti i paesi dipendono almeno in parte da altri paesi. L’Italia, e non solo, dipendono proprio dalla Russia, dal punto di vista energetico.

Per non parlare delle persone, dipendenti anch’esse le une dalle altre in quasi tutto, in un rapporto di scambio basato sulla fiducia quotidiana e, spesso, anche sull’affetto. Continua a leggere

STORIE DI UN’ALTRA STORIA, Racconti di Mauro GERMANI. Nota di Giovanni Nuscis

Mauro GERMANI

STORIE DI UN’ALTRA STORIA

Racconti

Calibano Editore (Gennaio 2022)

 

I venticinque brevi e brevissimi racconti del libro, indica la quarta di copertina, sono racconti di misteri, ossessioni e inquietudini esistenziali. Il titolo della raccolta, Storie di un’altra storia, è quello dell’ultimo racconto, al centro della più misteriosa, complessa e avvincente delle storie narrate (Il capolavoro). Continua a leggere

Isacco TURINA, Non come luce. Recensione di Antonio Fiori

Isacco Turina

Non come luce

Terra d’ulivi, 2021

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Sembrerebbe per Turina un momentaneo abbandono della sociologia per far posto alla poesia. Invece scopriamo che anche qui – nella collana Deserti luoghi di Terra d’ulivi diretta da Giovanni Ibello – avanza con piglio deciso dentro la società, dentro la polisemia della nostra lingua e dentro gli enigmi della relazione amorosa (L’amore è la linea/ più lunga fra due corpi). Il poeta dunque resta sociologo e il sociologo accoglie il poeta, come d’altronde dovrebbe accadere sempre, perché la poesia estende lo sguardo e non accetta recinzioni.

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OSIP MANDEL’STAM. QUADERNI DI MOSCA

Osip MANDEL’STAM

Quaderni di Mosca

Giulio Einaudi editore 2021

A cura di Pina Napolitano e Raissa Raskina

 

*

 

Armenia

11

Mai più ti rivedrò,

miope cielo armeno,

non guarderò più a occhi stretti

la tenda da viaggio dell’Ararat,

e mai più aprirò

nella biblioteca di autori vasai

il libro cavo della terra stupenda

su cui studiarono le prime genti. Continua a leggere

Massimiliano DAMAGGIO, Edifici pericolanti. Nota di lettura di Giovanni Nuscis

Massimiliano DAMAGGIO

Edifici pericolanti

Dot.com Press (2017)

postfazione di Fabio Franzin

e una nota di lettura di Nino Iacovella

 

Già dall’architettura si presenta come un lavoro originale, fuori dagli schemi, questo libro di Massimiliano Damaggio: dalla scelta del formato, solo digitale, alla sua struttura; con le poesie della prima parte del libro suddivise in sei sezioni con lo stesso titolo delle sei prose contenute nella seconda parte dell’opera; eloquenti i titoli: Sell in, Sell out, Otto tentativi di salvezza, Ultime dall’iperghetto, Sarà la bellezza la nostra vendetta, Cinque simulazioni, …E una risposta. Ogni sezione è intervallata da una pubblicità, con effetto tragicomico. Continua a leggere

Antonio PIBIRI, In cosa consiste il lavoro

Antonio PIBIRI

In cosa consiste il lavoro

L’arcolaio, 2020

 

*

 

Non di trionfi la vita regolare.

Pulivo gabbie. Ero

il guardiano dello Zoo,

l’isterica nutrice.

Di notte solo le lasciavo aperte.

Sappiate, fui licenziato per questo. Continua a leggere

Daniela RAIMONDI, La casa sull’argine. Nota di lettura di Giovanni Nuscis

Daniela RAIMONDI

LA CASA SULL’ARGINE

La saga della famiglia Casadio

Casa Editrice Nord, 2020

 

E’ un lungo viaggio La casa sull’argine di Daniela Raimondi, saga della famiglia Casadio, dove il tempo vola leggero e si sta col fiato sospeso, emotivamente catturati. Al punto che resta al lettore un sottile dispiacere per il raggiunto capolinea, e un dolce, malinconico affetto e una vaga nostalgia per tutte le esistenze dischiuse e attraversate, coi loro grandi e piccoli accadimenti, le immagini, le molte scene confittesi nella memoria. Continua a leggere