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La mia Chiesa. Pensieri sparsi

di Mauro Germani

La mia Chiesa – Pensieri sparsi

La mia Chiesa è qui e altrove, ha porte sempre spalancate, è penombra e luce.
La mia Chiesa contiene il mondo, ma non è di questo mondo.
La mia Chiesa è voce sussurrata e voce che s’innalza, preghiera e canto.
La mia Chiesa è il grido della terra, ma anche silenzio, cuore in ascolto, meraviglia che non ha parole.
La mia Chiesa è la gioia degli infelici, il pianto redento degli sconfitti, il tremore sacro degli ultimi.
La mia Chiesa ha figli ovunque, conosce il nome di tutti e di ognuno la storia, i desideri, gli affanni.
La mia Chiesa non esclude nessuno, sa quanto è facile sbagliare, perdersi nel buio, abbandonare e sentirsi abbandonati.
La mia Chiesa aspetta sempre i non credenti per guardarli negli occhi e mostrare, se vogliono, il posto riservato a loro, perché Dio è per tutti.
La mia Chiesa abbraccia i peccatori ma combatte il peccato, non confonde i desideri con i diritti.
La mia Chiesa chiede il sacrificio, la libertà d’inginocchiarsi e di pregare.
La mia Chiesa è pellegrina, non è immobile, è ogni volta antica e nuova.
La mia Chiesa non ha partiti, non è di destra, né di centro, né di sinistra.
La mia Chiesa è indifesa e forte, è sempre contro la guerra e si adopera per la pace in ogni occasione.
La mia Chiesa non accetta compromessi, sta sempre con chi è ultimo, con chi non ha voce.
La mia Chiesa è la grande mensa dei poveri, il pane e il vino benedetti, la cena sempre apparecchiata.
La mia Chiesa è l’infanzia che dimentichiamo, lo stupore e l’innocenza che abbiamo perduto.
La mia Chiesa compie miracoli grandi e invisibili dentro i confessionali, nel balbettio di chi chiede perdono.
La mia Chiesa è una mano santa che benedice e che non teme di sporcarsi nel fango del mondo.
La mia Chiesa è con tutti i sofferenti, gli assetati di giustizia, gli esclusi, i migranti, i dimenticati.
La mia Chiesa sa donare una carezza agli ammalati, è una madre che soffre e che conforta col suo sorriso.
La mia Chiesa prega con ogni moribondo, lo accompagna dove è atteso da sempre.
La mia Chiesa è la promessa della resurrezione che verrà.

Natale 2019, di Mauro Germani

 

Che cosa penso del Natale? Che cosa posso scrivere di ciò che una volta era chiamata la festa dei poveri?

Oggi tutto è cambiato. Anch’io non sono più il bambino di un tempo. Quell’attesa e quella dolcezza sono lontane, così come non c’è più un mondo di campagne, di periferie, di vecchie case di ringhiera e di cascine. Un mondo di uomini e donne che avevano una loro dignità, una loro consistenza, una loro identità, le quali si potevano leggere sui loro volti segnati dal lavoro e dalle difficoltà di ogni giorno. Un mondo contadino e popolare che è stato distrutto, un mondo urbano, periferico, rionale, non ancora contaminato da uno sviluppo devastante. Continua a leggere

La parola ai poeti. Mauro Germani

Ho cominciato a scrivere versi da ragazzo, chiedendo alle parole tutto ciò che io stesso non capivo. Da questo impedimento o da questa mancanza è nata la mia poesia. Essa doveva condurmi là dove io non riuscivo ad arrivare. Un allontanamento, una traversata nel deserto per cercare di comprendere ciò che si muoveva dentro e fuori di me: l’esistenza stessa, il suo grido e il suo silenzio, in una tensione estrema. La parola poetica tra due abissi, qualcosa che sta all’origine, che è prima, e qualcosa che attende come un destino. In mezzo i sussulti, le voci, le preghiere e gli assedi del nulla, le notti a domandare, a fissare l’invisibile.  Continua a leggere

“Le partenze” di Mauro Germani

Le partenze

di Mauro Germani

C’è una stazione dove i treni, quando partono, partono a sorpresa. Gli orari sono rigorosamente segreti e le tabelle di marcia vengono compilate secondo criteri sconosciuti e che, nella maggior parte dei casi, sfuggono al normale buon senso.

Le autorità preposte svolgono una vigilanza assai severa affinché nulla venga fatto trapelare.

Gli studi clandestini, che sono stati di volta in volta intrapresi per tentare di comprendere gli oscuri principi che regolano le partenze, non hanno avuto – sino ad oggi – esito alcuno. Proprio per questa ragione, c’è chi afferma che in realtà tutto dipende dal caso e che ogni giorno verrebbero sorteggiati dei bigliettini coi numeri dei treni e i nomi delle rispettive destinazioni.

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Mauro GERMANI, Tra tempo e tempo. Nota di lettura di Giovanni Nuscis

 

Di questo nuovo, bellissimo libro di Mauro Germani, poeta, critico e studioso, leggiamo sulla quarta di copertina: “Pagine di un diario spirituale e intellettuale nelle quali l’autore, in una prosa coinvolgente ed evocativa, a tratti visionaria, ci offre un bilancio della propria esistenza mediante memorie personali, confessioni, moti dell’anima e riflessioni sul senso della letteratura, della morte, del sacro e del mistero (…). Continua a leggere

STORIE DI UN’ALTRA STORIA, Racconti di Mauro GERMANI. Nota di Giovanni Nuscis

Mauro GERMANI

STORIE DI UN’ALTRA STORIA

Racconti

Calibano Editore (Gennaio 2022)

 

I venticinque brevi e brevissimi racconti del libro, indica la quarta di copertina, sono racconti di misteri, ossessioni e inquietudini esistenziali. Il titolo della raccolta, Storie di un’altra storia, è quello dell’ultimo racconto, al centro della più misteriosa, complessa e avvincente delle storie narrate (Il capolavoro). Continua a leggere

Kleist, di Andrea Leone

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di Mauro Germani

Kleist, il personaggio di quest’ultimo romanzo di Andrea Leone non è solo l’ombra trasfigurata dello scrittore e drammaturgo Heinrich von Kleist, morto suicida nel 1811, ma è anche e soprattutto l’incarnazione dell’orrore nei confronti della propria nascita (“essere nato, ce l’aveva messa tutta per non essere nato”) e dell’odio feroce verso la propria stirpe e la società in cui vive. Continua a leggere

Filippo Ravizza, Nel secolo fragile

Giovedì 27 marzo, alle ore 18, alla Casa del Manzoni, Via Morone, 1, a Milano, presentazione della nuova raccolta poetica di Filippo Ravizza, Nel secolo fragile, LVF, 2014. Partecipano Gianmarco Gaspari e Mauro Germani. Sarà presente l’Autore. Presentiamo un assaggio della raccolta e due brani della prefazione e della postfazione.

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Mauro Germani, “Giorgio Gaber. Il teatro del pensiero”

E’ uscito di recente con l’editore Zona Giorgio Gaber. Il teatro del pensiero di Mauro Germani. Uno studio su Giorgio Gaber attraverso la presa in esame di 10 temi: teatro, musica, pensiero, corpo, amore, società, potere, morte, Dio, uomo. Qui si può visionare l’indice, la prefazione di Mauro Gaffuri e il primo capitolo. Riportiamo una dichiarazione di Mauro Germani, un breve brano dalla prefazione, una selezione di recensioni.

Un “filosofo ignorante”
di Mauro Germani

Gaber si definiva “un filosofo ignorante”. Questa espressione – che rimanda al sapere di non sapere di Socrate – rivela non solo la continua volontà di ricerca intorno all’uomo ma anche il proposito di non arrendersi mai di fronte a presunte verità “confezionate”. Continua a leggere

Vivalascuola. Incantesimi a scuola

Incantesimi a scuola
di Mauro Germani

Da qualche anno propongo ai miei alunni di scuola secondaria di primo grado un’attività di scrittura creativa finalizzata alla realizzazione di brevi testi fantastici o del mistero, che sappiano creare atmosfere d’inquietudine o di paura partendo da situazioni di normale quotidianità, oppure testi in grado di sorprendere il lettore, magari con un colpo di scena finale. I ragazzi solitamente accettano la sfida con impegno ed entusiasmo perché mettono in gioco la loro fantasia e la loro creatività. I risultati raggiunti sono spesso sorprendenti, come credo dimostrino i brevi racconti qui presentati. Continua a leggere

Sebastiano Aglieco, Compitu re vivi

Sul libro di Sebastiano Aglieco Compitu re vivi appena uscito per Il ponte del sale proponiamo: una lettura, una selezione di poesie, una selezione delle recensioni reperibili in rete.

Sebastiano Aglieco, Compitu re vivi
di Giorgio Morale

Concepito nel 2006 e arrivato alle stampe otto anni dopo, Compitu re vivi (Il compito dei vivi) di Sebastiano Aglieco è un distillato di poesia e vita. In esso Aglieco, già autore di libri di poesia come Giornata (2003), Dolore della casa (2006), Nella storia (2009), e della raccolta di saggi Radici delle isole (2009), mostra una maturità che non si esaurisce nello sterile esercizio di un mestiere Continua a leggere

L’attesa e l’ignoto. L’opera multiforme di Dino Buzzati

E’ appena stato pubblicato dall’editore L’Arcolaio il volume L’attesa e l’ignoto. L’opera multiforme di Dino Buzzati, a cura di Mauro Germani, che sarà presentato il 4 marzo alle ore 17.30 presso l’Unione Commercio di Corso Venezia 47 – Sala Turismo, a Milano. Oltre al curatore Mauro Germani interverranno Rinaldo Caddeo, Angelo Conforti, Gianfranco Fabbri, Mauro Gaffuri, Ernesto Mandelli, Cristiano Poletti, Filippo Ravizza e Ottavio Rossani. Sarà presente anche Almerina Buzzati.

Il libro presenta contributi che riguardano non solo il Buzzati più noto, ma anche quello meno conosciuto, cioè il poeta, il drammaturgo e il librettista d’opera. A rendere ancora più prezioso il volume, una lunga e interessante intervista ad Almerina, la vedova dello scrittore. Per gentile concessione, propongo l’introduzione di Mauro Germani.

Introduzione
di Mauro Germani

“Con Buzzati se ne va la voce del silenzio, se ne vanno le fate, le streghe, i maghi, gli gnomi, i presagi, i fantasmi. Se ne va, dalla vita, il Mistero. E che ci resta?”.

Così scriveva Indro Montanelli sul “Corriere della SeraContinua a leggere

7 domande a Chandra Livia Candiani

Invito a leggere questa bellissima intervista di Mauro Germani a Livia Candiani: un’intervista tutta vita, parole sempre in ascolto e in scoperta. Buona lettura!

Quali autori in particolare sono stati fondamentali per la tua formazione?

Partendo dall’inizio, Saint-Exupéry del Piccolo Principe e Pascoli. Non andavo ancora a scuola e sentendo mio fratello imparare a memoria La cavallina storna, pensai fulmineamente: “Da grande voglio scrivere in quella lingua.” Del Piccolo Principe amavo la solitudine, lo spaesamento planetario, e gli amori, la rosa, la volpe, il serpente, amori che lo spingevano via, lo facevano sentire ancora più solo. E poi gli autori russi che erano di casa. Una volta che corsi singhiozzando dalla mia nonna russa, dicendo che non avevo amici, che a scuola non piacevo a nessuno, lei rispose enigmatica: “Quando leggerai i romanzi russi, lì troverai i tuoi amici.” Continua a leggere

Mauro GERMANI – “Terra estrema”

E’ questa notte l’uomo
dice la Terra
il corpo ignoto nel vento
che lo scuote e lo trascina
fino all’ultimo
bordo,
al cuore fermo
del suo puro nulla.

E’ questo solo
lo scandalo della carne,
l’enigma di ogni nome,
il pianto segreto
delle mie parole…

* Continua a leggere

Mauro Germani, Terra estrema

MERCOLEDI 11 MAGGIO ORE 18.00
Libreria EquiLibri – Via Farneti 11- Milano

Marco Ercolani e Fabio Botto
presentano

TERRA ESTREMA
(Editrice l’Arcolaio, 2011)

di
Mauro Germani

Saranno presenti l’Autore e l’Editore Gian Franco Fabbri

8 testi da Terra estrema, una nota di Filippo Ravizza, alcuni giudizi

Da L’ignoto sangue

Là dove il corpo appare
nella fredda fiamma
del nulla
o più lontano in fondo
nel pozzo segreto
e senza nome,
ecco l’attrito
ecco
il lampo improvviso e vero
che dice adesso,
adesso è il destino Continua a leggere

Lettura di “Livorno” di Mauro Germani

LA PATRIA DELLE OMBRE

Lettura di Livorno di Mauro Germani (L’Arcolaio, 2008)
di Fabio Botto
Livorno, fin dai primi componimenti, si offre come una “città invisibile”, che in quanto tale non si lascia mai di fatto incontrare nella scrittura di Mauro Germani. Livorno ci viene offerta più come un non-luogo, la traccia di un’assenza o dell’assentarsi di ciò che, per inerzia fruitoria, ci si potrebbe attendere di incontrare in una raccolta di poesie che porta il nome di una città. Per esempio, qualcosa come il “ terreno delle radici”, le “ reliquie di una memoria”, la “genesi di un’identità a venire”… Continua a leggere