Testo e immagine di Francesca Boschetti
Dipendere
Pendo due volte
All’esterno
E all’esterno
L’interno fa solo da avvio
Il resto dipende da te
Chiunque tu sia
Sbilancio il mio peso
Baricentro sfasato
Mi appoggio nel vuoto dell’altro
Dipendere
Pendenza alternata
Tra me e chissà chi
Fidarsi
Ma senza ragione
Cercare affannato di appoggio
Fidarsi a occhi chiusi
E aprirli in ritardo
Dipendere
Ingaggio una danza
Continui squilibri
Il fiato sospeso nel nulla
La meta è un miraggio
Ingannevole mito
Invano vagare
Polonord di contatto profondo
Non dipendere più
Promessa
Intenzione
Tensione di voglio negati
Miraggio
di nuovo
Dipendere
NO
Il contrario di-pendere:
immobile
fuori-con-tatto
midollo ingessato
respiro bloccato
desideri contratti
non-sento-non-voglio
Polosud:
stesso gelo
la testa all’ingiù
Illusione di quiete
L’inquietudine è molto all’interno
Dappertutto l’inverno
Di-pendo
Travasata all’esterno
Oppure
Non-pendo-mai-più
Paralisi dentro
L’opposto reale
È nel vero contatto
Dipende da noi
L’opposto reale
È nel rischio pensato
Mi fido a occhi aperti
Li chiudo più tardi
L’opposto reale
alterna
toccarsi e voltarsi
sorrisi e fronti sgualcite
Perfetto per-sempre
Esiste soltanto nei sogni
Coi piedi per terra
è
fatica e riposo
riposo e fatica
Nel buio
sostengo l’attesa
credendo che passi
La luce
la godo
sapendo del buio
Equatore:
la strada è più lunga
scenari che mutano
piogge e poi sole che arde la pelle
Non più marionette di ghiaccio
Ma mobile vita da vivere