Via Stilicone
Via Stilicone è a Milano una
Fra le vie piú tristi che io conosca –
Una fila di case e quasi niente
A confortarle dalla parte opposta
Dove mangiano alle notti
Di uno scalo e di un cimitero
Le luci delle sue finestre
Occhi di fatiscente impero
Come la fronte di chi stando
A un nudo tavolo altra fronte
Cerca a cui stringersi posarsi
Ma nessuna gli risponde
E giú si piega e si abbatte
Si fa cuscino delle braccia
Vuole scappare da se stesso
Sparire alla propria faccia
Strada uguale a dove sbando
Piú ogni giorno o amica mia
Al Senzafondo al nome Morte
Che ha per compagna Follía
Via Stilicone è a Milano la via
Piú vulnerabile che io conosca –
Una fila di case con paura
Del buio dalla fronte opposta
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