Archivio mensile:Agosto 2020

La poesia della settimana. Nelo Risi

Sotto i colpi

C’è gente che ci passa la vita

che smania di ferire:

dov’è il tallone gridano dov’è il tallone,

quasi con metodo

sordi applicati caparbi.

Sapessero

che disarmato è il cuore

dove più la corazza è alta

tutta borchie e lastre, e come sotto

è tenero l’istrice.

da Poeti italiani del secondo Novecento, volume primo, Milano, Mondadori 1996, p. 166.

Miracoli

Per Gesù è importante che leggiamo ogni giorno qualcuna delle Sue parole. A Gabrielle chiede di fargli questo onore. Ci fa effetto un Cristo che chiede, e chiede in questo modo. Come il padre della parabola, che prega il figlio maggiore di partecipare alla festa del fratello perduto e ritrovato. Miracoli dell’amore vero.

Il ritardo

di Raffaela Fazio

Un soffio più freddo gli sfiorò il collo. Prima di chiudere il finestrino, Dario inspirò l’odore delle nubi cariche che si afflosciavano sugli alberi della periferia, a peso morto ai lati della strada. Le mani sul volante gli sudavano. In macchina aveva l’abitudine di indossare guanti di pelle per guidare, ma quel giorno li aveva scordati. 

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Come Lui

Dio si serve delle nostre angosce e sofferenze, per il Suo progetto, così come si è servito di quelle di Suo Figlio. Gesù è entrato totalmente in questa offerta, fino a chiamare amico colui che lo tradiva. La Bossis è invitata a imitarlo: “come Lui” potrebbe essere il suo motto, e anche il nostro.

Poesia italiana del XXI secolo. Paolo Ruffilli

Paolo Ruffilli

                                          Le cose del mondo 

                                      (Mondadori, gennaio 2020)

La poesia di Paolo Ruffilli prende possesso del lettore con l’arte della seduzione, per ammaliarlo con la minuziosa esposizione della propria proliferazione (la raccolta comprende testi scritti nell’arco di tempo che va dal 1978 al 2019) e con la concretezza dell’osservatore sensibile e rigoroso. Poesia così adulta e composta da apparire inerme, aperta a qualsiasi forma di interpretazione o di interrogazione. Poesia fedele alla visione della musicalità della comunicazione poetica che si dipana attraverso composizioni tutte monostrofa, per lo più brevi, la propensione per l’endecasillabo con alcune deviazioni in ipermetri, l’uso equilibrato delle rime, rimealmezzo, assonanze, analogie.

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Finiremo così?

di Serena Fioris

Mi è arrivato un messaggio che ha turbato la mia quiete: un video che mostra il nuovo sistema di “ricompense e punizioni sociali” usato in Cina. La realtà supera la fantasia, si dice, e in questo caso il proverbio risulta quanto mai veritiero.
Difficile descriverlo a parole, ma altrettanto difficile è pubblicarlo, per cui riporto qui sotto il link dell’articolo che lo contiene, consigliandone vivamente la visione, per farsi un’idea di quello che sta succedendo.

La presenza e l’assenza di Franz Krauspenhaar

di Guido Michelone

Il sessantenne autore milanese, dalle lontane origini tedesche, cofondatore de “La Poesia e lo Spirito”, torna al suo primo amore letterario, il noir, con cui esordì vent’anni fa (Avanzi di balera), e a cui seguì una copiosa bibliografia di dieci romanzi e cinque raccolte poetiche: da citare almeno Era mio padreLe monetine del RaphaëlBrasilia, per la narrativa, e Franzwolf per la lirica, che non sfigurerebbero affatto in un’antologia della letteratura italiana del XXI secolo.

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Intorno a noi

Gesù vuole essere visto nel prossimo e nelle piccole cose di ogni giorno. Vuole che ci relazioniamo con dolcezza, perché la Sua presenza possa essere avvertita. Che non facciamo le cose per forza, ma con gioia. Vuole esserci per trasformare il mondo, intorno a noi.

Enrico Macioci, “Tommaso e l’algebra del destino”

Testo introduttivo e intervista di Giovanni Agnoloni

Tommaso e l’algebra del destino (Società Editrice Milanese, 2020), il nuovo romanzo di Enrico Macioci, è una storia densa di dramma, imperniata sulla vicenda di un bambino di cinque anni che, in seguito a un imprevisto incidente di suo padre, rimane chiuso in macchina per lunghissime ore senza la possibilità di liberarsi, mentre intorno a lui il mondo continua a scorrere – o meglio, a non scorrere, nella paralisi di un’asfissiante giornata estiva – e le vite di sua madre, della gente che gli passa vicino e di chi sta assistendo suo padre in ospedale vanno avanti, ignare di ciò che gli sta accadendo. È un percorso orrifico di confronto con gli incubi peggiori del piccolo – e di ognuno di noi –, che arrivano perfino a materializzarsi e a parlare con lui.

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Di passo in passo

Come gioire bene del dono ricevuto da Dio? Condividendo la Sua gioia. Gesù non sarebbe così felice se non ne partecipasse: lo dice alla Bossis. Le raccomanda di cogliere tutto ciò che li avvicina: così, di passo in passo, progredirà nella semplicità dell’amore, e sarà sempre più Sua.

La poesia della settimana. Vivian Lamarque

Al Signor S.

Cammino piano, qua sotto
al terzo piano dorme un condomino
morto. È tornato morto stasera
dall’ospedale, gli hanno salito
le scale, gli hanno aperto la porta
anche senza suonare, ha usato
per l’ultima volta il verbo entrare.
Ha dormito con noialtri condomini
essendo notte sembrava a noi uguale
ha dormito otto ore ma poi ancora
e ancora e ancora oltre la tromba
mattutina dei soldati, oltre il sole
alto nel cielo, ora che noi ci muoviamo
non è più a noi uguale. È un condomino
morto. Scenderà senza piedi le scale.
Era gentile, stava alla finestra
aveva un canarino, aveva i suoi millesimi
condominiali, guarda gli stanno spuntando
le ali.

da Poeti italiani del secondo Novecento, volume secondo, Milano, Mondadori, 1996, p. 941.

Agire

Gesù dice a Gabrielle di prestargli le sue membra, la sua testa, perché Lui è inchiodato alla croce e non può servirsi delle Sue. Se si accoglie il Suo invito, può ancora essere presente, potrà di nuovo agire.

La fonte dei miracoli

Se siamo tristi, possiamo ricordare che il Cristo ha percorso le nostre vie, come dice alla Bossis. Non c’è niente di non condiviso, eccetto quel male che è il peccato. E quando facciamo un sacrificio, pensiamo non alla fatica, ma alla gioia che gli diamo. La comunione è la fonte dei miracoli. 

I gesti bianchi di Gianni Clerici

di Guido Michele

La ristampa di questo libro – prima edizione 1995 – merita qualcosa di più dei complimenti in quarta di copertina di famosi giornalisti quali Beniamino Plaicido e Antonio D’Orrico e soprattutto di Italo Calvino (tra i massimi narratori novecenteschi); di più di una deliziosa aletta con puntuale analisi critica e di un’altra aletta biografica, dove si apprende che il novantenne comasco è forse la massima autorità erudita nella storia del tennis italiano nonché provetto romanziere e saggista tra il 1972 e il 2010.

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Dal nulla

La vita è troppo corta per amarvi, dice il Cristo alla Bossis, ho bisogno dell’eternità. I pensieri di un Dio. È bello contemplarli come un’alba, o un tramonto. Lasciarsi raggiungere dalla Bellezza e salvarsi dal caduco, dall’effimero, dal nulla. 

Poesia italiana del XXI secolo. Pierluigi Cappello

Una poesia inedita di Pierluigi Cappello

            Essere tanto vivi quanto ti appartiene vivere,

            dai boschetti di un lago scuro

            si sono levati in volo, adesso li vedi,

            neri contro il cielo grigio, favoriti;

            si sono slegati dalla bocca della terra umida

            per appartenere all’aria, vengono da lì

            e nessuno può imitarli. Neanche

            un solo pensiero, neanche leggende cantate

            a misura di fuoco si alzano e così si scaldano,     

            metti le mani in tasca, i milioni di anni   

            un poco alla volta evoluti.

            E dopo passi e guardi i tuoi piedi

            premere la terra nera

            e il cielo è vuoto, nei secoli. 

                                                            Tolmezzo, agosto 2017

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