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Giovanni Agnoloni, Internet. Cronache della fine.

di Riccardo Ferrazzi

Il mondo connesso

 

Grazie all’iniziativa delle Edizioni Galaad è oggi disponibile il volume completo dell’opus maius di Giovanni Agnoloni: Internet – Cronache della fine, che raccoglie i romanzi tra loro interconnessi Sentieri di notte, La casa degli Anonimi, lo spin off Partita di anime, e L’ultimo angolo di mondo finito. 

 

Il senso profondo di questa tetralogia è ispirato dal connettivismo, un movimento culturale che va al di là di una corrente letteraria (pur raccogliendo diversi spunti letterari) e ha di mira una escatologia filosofica che poggia sulle intuizioni della psicologia junghiana.  Continua a leggere

“Berretti Erasmus”, da diario scanzonato a progetto di vita

Recensione di Fabrizio Centofanti

Giovanni Agnoloni, Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore, 2020)

Di che parla questo libro? Qual è il tema sotteso ad ogni evento? La ricerca di una donna? Di se stesso? Del senso della vita? O è forse la vita come viaggio, un grande Erasmus mai concluso, presente come spirito anche quando sembra materialmente esaurito? La verità è che lo scrittore è sempre un viaggiatore, uno per il quale ogni luogo è un punto di partenza. Partire è un po’ morire, recita il proverbio: sicuramente vero nel caso di Agnoloni, che percepisce il trapassare inevitabile dei miti e dei simboli umani. Il gabbiano che lo guarda negli occhi – a pagina 51 – gli fa capire, però, che al di là del panta rei c’è qualcosa che rimane, che si prende cura dell’essere, nonostante le apparenze.

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“Berretti Erasmus”, di Giovanni Agnoloni

Recensione di Riccardo Ferrazzi

Giovanni Agnoloni, Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta Editore, 2020)

 

La prima osservazione spontanea è che ci si trova di fronte a una rivoluzione nel concetto di biografia. In genere, le storie di una vita sono costruite in modo da indicare fin dagli esordi la progressiva realizzazione di una personalità. Qui invece il narratore dà quasi la sensazione di non cercare una direzione che dia senso ai suoi viaggi. Se Berretti Erasmus è un romanzo di formazione, lo è in un modo speciale. È una evidente scelta autoriale limitare a brevi accenni i fatti e i rapporti fondamentali della vita del narratore (Firenze, la famiglia, e perfino, almeno in apparenza, l’amore per Agnieszka, che pur è al centro dell’intenso capitolo ambientato a Cracovia). Sulle prime ciò stupisce: come è possibile trattare fatti e circostanze così fondamentali, con tanta leggerezza? Tanto più che, al contrario, ogni tappa delle “peregrinazioni” è costellata di eventi minimi, apparentemente senza significato, ma ricordati come fatti notevoli, che non è lecito considerare fine a se stessi.

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“Berretti Erasmus”: intervista a Giovanni Agnoloni

Intervista di Alessandro Gianetti

In Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa, di Giovanni Agnoloni, appena uscito per Fusta Editore, uno studente di Legge partecipa al celebre progetto inter-universitario europeo e parte per l’Inghilterra, dove capirà che il suo destino è legato all’altrove. Si dedica dunque a una professione – principalmente quella di traduttore, cui unisce sempre più l’attività di scrittore – che continuerà a chiedergli di spostarsi. I ciclici ritorni nell’amata-odiata Firenze saranno fonte di ossigeno ma anche di sofferenza, perché là, in special modo nel Nord dell’Europa e lungo le sue propaggini orientali, inizierà a nascondersi il senso della sua vita. È un libro fatto di episodi in gran parte autobiografici, esplorazioni e lavori nel Regno Unito, Olanda, Lituania, Irlanda, Polonia e altri luoghi ancora. Il protagonista vi conoscerà anche l’amore, e lo vivrà tutto: sino a che questa ragazza che sarebbe dovuta diventare sua moglie, a nozze già fissate, non morirà in un incidente stradale. Il destino che credeva di aver in qualche modo piegato, presenta il conto all’improvviso. Allora tutto, tutto il vissuto e tutto ciò che resta da vivere, assume un significato altro, nuovo. Ed è forse proprio per questo che chiede di essere raccontato, messo nero su bianco.

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Alessandro Gianetti, “La ragazza andalusa”

Introduzione e intervista di Giovanni Agnoloni

Alessandro Gianetti, La ragazza andalusa, Arkadia Editore, 2020

La storia di un italiano trapiantato a Madrid e impegnato in una coscienziosa esplorazione dei locali della movida della capitale spagnola diventa l’innesco di un duetto amoroso e linguistico tra lui e una ragazza sivigliana dal carattere particolare, che, in un brioso e rocambolesco gioco di attrazione magnetica, lo porta a viaggiare verso il cuore della cultura andalusa. Questo il “succo” del romanzo di Alessandro Gianetti La ragazza andalusa, edito da Arkadia per la collana “Senza rotta”, e appena uscito. In questa intervista cerco di scendere più in profondità nel suo lavoro.

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Enrico Macioci, “Tommaso e l’algebra del destino”

Testo introduttivo e intervista di Giovanni Agnoloni

Tommaso e l’algebra del destino (Società Editrice Milanese, 2020), il nuovo romanzo di Enrico Macioci, è una storia densa di dramma, imperniata sulla vicenda di un bambino di cinque anni che, in seguito a un imprevisto incidente di suo padre, rimane chiuso in macchina per lunghissime ore senza la possibilità di liberarsi, mentre intorno a lui il mondo continua a scorrere – o meglio, a non scorrere, nella paralisi di un’asfissiante giornata estiva – e le vite di sua madre, della gente che gli passa vicino e di chi sta assistendo suo padre in ospedale vanno avanti, ignare di ciò che gli sta accadendo. È un percorso orrifico di confronto con gli incubi peggiori del piccolo – e di ognuno di noi –, che arrivano perfino a materializzarsi e a parlare con lui.

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Buona lettura 22: “Viale dei silenzi”, di Giovanni Agnoloni

Buona lettura è una rubrica curata da Mara Pardini. Uno spazio per “assaggiare” libri buoni, ovvero utili, piacevoli, intelligenti, capaci di lasciare un segno nell’immaginazione di chi li sfoglia.
Un taccuino per catturare le impressioni, i messaggi e le parole che escono di pagina in pagina ma anche per incontrare scritture nuove e legate all’attualità.  Un angolo per parlare di libri e condividere il gusto di una buona lettura.

Giovanni Agnoloni, Viale dei silenzi (Arkadia Editore)

Nasce così, da un’insopprimibile esigenza di capire, cresciuta in luoghi diversi e distanti, legati solo dal filo del ricordo: Firenze, Varsavia, Berlino e l’Irlanda  diventano lo sfondo del viaggio della memoria di Giovanni Agnoloni in Viale dei silenzi (Arkadia Editore).

Roberto, il protagonista di questo viaggio, è uno scrittore che affronta il passato e la ricerca del padre che lo ha abbandonato attraverso il libro che sta scrivendo, un “personalissimo viale dei silenzi” pervaso da momenti svigoriti, sopraffatti e destinato ad un futuro incerto, forse inesistente. Continua a leggere

Tra Irlanda, Italia e Spagna: Intervista a Catherine Dunne

Tra Irlanda, Italia e Spagna: Intervista a Catherine Dunne

di Giovanni Agnoloni

Catherine Dunne (Photo: Noel Hillis)

Catherine Dunne, grande scrittrice irlandese, è conosciuta in tutto il mondo per i suoi romanzi, che raccontano intense storie di drammi familiari immersi nella storia più e meno recente del suo paese, ma con aperture anche ad altre realtà europee – su tutte la Spagna, la cui lingua e cultura lei ben conosce, anche per gli studi di Lingua e Letteratura spagnola (e inglese) condotti al Trinity College di Dublino.

Già docente di lingue, si è dedicata interamente alla scrittura a partire dalla seconda metà degli anni ‘90, ed è diventata famosa in Italia con il primo libro La metà di niente e in seguito con altri romanzi come – tra gli altri – La moglie che dorme, Il viaggio verso casa, Una vita diversa, Se stasera siamo qui, Quel che ora sappiamo e i più recenti Un terribile amore e Come cade la luce, tutti editi da Guanda.

Ho avuto il piacere di conoscerla la scorsa estate a Dublino, e di apprezzarne anche la profonda umanità e il grande entusiasmo come operatrice culturale.

Da qui, e dal nostro successivo incontro all’ultimo Pisa Book Festival, l’idea di questa intervista. Prima troverete il testo italiano, quindi quello inglese. La traduzione è mia. Continua a leggere

Tra Livorno e l’Irlanda: intervista a Massimiliano Roveri

Testo introduttivo e intervista di Giovanni Agnoloni

Massimiliano Roveri

Massimiliano Roveri è, insieme alla scrittrice irlandese Catherine Dunne, il fondatore e direttore del San Patrizio Livorno Festival, una manifestazione culturale imperniata sull’incontro culturale tra l’Italia (e in particolare la Toscana) e l’Irlanda, sua (ma in fondo anche mia) terra d’elezione. Creatore e curatore del sito italo-irlandese Italish.eu, si appresta a organizzare la terza edizione del festival, che si terrà nel marzo 2020. Con questa intervista entriamo più nel merito della sua attività, anche di autore.

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Fernando Guglielmo Castanar, “Il postino di Mozzi”

Intervista di Giovanni Agnoloni

Non è stato facile convincere Fernando Guglielmo Castanar, autore-curatore de Il postino di Mozzi (Arkadia Editore) a farsi intervistare. Uomo schivo, friulano doc, uno che per decenni ha fatto il postino sognando di diventare uno scrittore, e facendo la “posta” (è proprio il caso di dirlo) a Giulio Mozzi per poi sottrargli manoscritti e selezionare – come se fosse lui l’editor – le parti a suo avviso più interessanti. Alla fine di tutto, avrebbe formato un collage da sottoporre, forse a mo’ di vendetta, allo stesso Mozzi, che sarebbe diventato un libro con 29 coautori, tra cui il sottoscritto. Forse è per questo che ho qualche ritrosia a porgli delle domande, tuttavia la curiosità è troppa. Già, perché chi è Castanar? Anzi, cominciamo proprio così. Continua a leggere

Quattro poesie di Mario Novaro

Quattro poesie di Mario Novaro (1868-1944) in italiano e in inglese.

La traduzione inglese è di Giovanni Agnoloni.

Qui potete invece trovare le stesse poesie tradotte in spagnolo e danese da Martha Elias.

Mario Novaro (foto tratta da Wikipedia)

Aria di primavera

Giovine luce,
aria di primavera!
soffici nuvole bianche
ragnano il cielo puro:
chiama
la numerosa alterna
voce del mare.

 

Air of springtime

Young light,
air of springtime!
soft white clouds
cobweb the pure sky:
the plentiful,
alternate voice of the sea
is calling. Continua a leggere

Giovanni Agnoloni – L’ultimo angolo di mondo finito – Galaad Edizioni


di Riccardo Ferrazzi

Trilogia della Fine di Internet è il titolo della saga che Giovanni Agnoloni ha ordito e intessuto, e che giunge a compimento con L’ultimo angolo di mondo finito, il romanzo che la conchiude.
La chiave di lettura per questa opera di vaste proporzioni è il connettivismo, movimento letterario che coagula suggestioni cyberpunk, futuristiche e crepuscolari. Continua a leggere

FIRENZE DOVE SEI?

di Giovanni Agnoloni

Mi sembra giunto il momento di ripubblicare questo articolo, che uscì per la prima volta sul “Corriere Nazionale” il 29 dicembre 2011, nell’ambito di un progetto del quotidiano intitolato “Città d’autore”. Allora vene pubblicato su iniziativa del mai dimenticato amico Ciro Paglia, al sostegno di sua moglie Stefania Nardini e del direttore del giornale Duccio Rugani, che ringrazio ancora.

Lo ripropongo oggi su La Poesia e lo Spirito, praticamente alla vigilia dell’uscita del mio nuovo romanzo L’ultimo angolo di mondo finito (Galaad Edizioni), perché questo è un libro che sottolinea la sostanziale indistinguibilità, in una rappresentazione realistica del mondo, dei profili più materiali e di un registro visionario-sensitivo.

Prendetelo dunque come un’anticipazione di quello che si è poi rivelato, ed è tuttora, in diverse forme, l’orientamento della mia ricerca stilistica.

Firenze, dove sei?

di Giovanni Agnoloni

Ho esitato a lungo a fare questa passeggiata per Firenze. Forse perché ho dei problemi con la nostalgia. Perché Firenze è una stratificazione di epoche compresse e scomparse, e dietro alle sue facciate nasconde infiniti distacchi e passaggi di tristezze.

Ma oggi è il momento.

In una sera di primo autunno, parto dalla periferia a cui sono sempre appartenuto per salutare per l’ultima volta una città che non esiste più.

C’è un tramonto che sembra un tuorlo d’uovo stropicciato su una tovaglia. Intorno, blu profondo.  Cammino lento lungo strade che sanno di polvere. Lontano, una moto gratta l’asfalto come unghie su una lavagna nera. Sembra il lamento di un gatto agonizzante, e si allarga nello spazio,  immagine in espansione che contiene luoghi dove sono stato e altri dove ancora devo andare. Passa un camion, con il suo barrito industriale. Continua a leggere

“AVVENTURE DI UN TEPPISTA”, DI MAURO BALDRATI

Recensione di Giovanni Agnoloni

da Lankenauta

Mauro Baldrati, Avventure di un teppista, ed. Transeuropa, 2016

teppistaAvventure di un teppista è un romanzo di un’ottima penna, Mauro Baldrati, scrittore che in qualche modo ne è anche il protagonista. Non solo perché Toni Rinaldi, il bambino e poi ragazzino di cui seguiamo le vicissitudini, in quel di Mezzaluna, nella Bassa Romagna, nella copertina è idealmente trasposto su di lui, ritratto in una foto d’infanzia. Il fatto più importante, piuttosto, è che Baldrati si è perfettamente trasfuso nel punto di vista, di percezione e di memoria dell’io narrante, facendo di quest’opera un particolarissimo ibrido tra il romanzo di formazione e il diario. Romanzo di formazione (o magari di de-formazione), perché racconta la vita della famiglia e il percorso stralunato di un monello destinato a diventare, appunto, un teppista. Diario, in un senso molto speciale: i capitoli si succedono infatti con titoli che sembrano piccoli eserghi, o comunque voci introduttive di pagine di un almanacco. E ogni singola “fetta” di questa sequenza di strati giustapposti è densa di sapori caratterizzanti, direi quasi di essudati di ricordo. Continua a leggere

VIDEO-INTERVISTA DI SONIA CAPOROSSI A GIOVANNI AGNOLONI

Da Critica Impura

La critica letteraria Sonia Caporossi intervista lo scrittore Giovanni Agnoloni per il blog “Critica Impura”. Tema portante dell’intervista è il movimento letterario connettivista, con riferimento al suo Manifesto e, specificamente, al tema dell’Oltre (già trattato teoricamente da Agnoloni in questo articolo).

All’interno di questa video-intervista, vengono analizzati i motivi ispiratori della poetica del Connettivismo e le più recenti pubblicazioni dei suoi esponenti principali.

Particolare attenzione viene quindi dedicata ai saggi scritti, curati e tradotti da Giovanni Agnoloni come studioso di J.R.R. Tolkien, nonché alla sua serie narrativa della “fine di internet”, ad oggi comprensiva dei romanzi Sentieri di notte e La casa degli anonimi, oltre allo spin-off/interludio Partita di anime (Galaad Edizioni),in attesa del romanzo conclusivo, la cui uscita è prevista per l’autunno 2016. Continua a leggere

“LA CASA DEGLI ANONIMI” DI GIOVANNI AGNOLONI

Articolo e intervista di Alfredo Citro

La casa degli anonimi (copertina)Citare la parola “Connettivismo” mi reindirizza senza esitazione i pensieri a Giovanni Agnoloni, laureato in Legge, traduttore di lingua inglese, francese, spagnola e portoghese, blogger e, soprattutto, scrittore. A voler citare tutto il suo lunghissimo “curriculum letterario”, si corre davvero il rischio di finire per smarrirsi nello stesso e non trovare più la via d’uscita. Ma è un piacevole smarrirsi, quello negli anfratti nascosti del suo mondo per scoprire nuove vie, scrutare nuove svolte, raggiungerle, oltrepassarle e ritrovarsi in altre stradicciole fatte di ghiaia rozza, di asfalto liscio o di sabbia morbida, che conducono dove non sappiamo e che, eppure, desideriamo raggiungere lo stesso. Perché ascoltarlo, leggerlo, conoscerlo, è un po’ come passeggiare placidamente lungo il viale costeggiato dagli alberi quando la brezza fresca ti smuove i capelli, narrandoti storie sconosciute. Quelle storie Giovanni le ha realizzate grazie al Tragitto vissuto in questo mondo: ha attinto dallo stesso e le ha trasformate in libri, facendo del suo amore per la cultura letteraria e per la scrittura una professione schietta e decisa.

Il suo ultimo romanzo, La casa degli anonimi (data di uscita: 15 dicembre 2014), edito da Galaad Edizioni, rappresenta il terzo della serie “della fine di internet”, costituita, sino ad ora, dai due precedenti Sentieri di notte  e Partita di anime, pubblicati con lo stesso editore rispettivamente nell’ottobre 2012 e nel marzo 2014. Continua a leggere

I LIBRI DEGLI ALTRI n.84: Fantasmagoria di doppi. Giovanni Agnoloni, “Partita di anime”

Giovanni Agnoloni, Partita di animeFantasmagoria di doppi. Giovanni Agnoloni, Partita di anime, Giulianova (Teramo), Galaad Edizioni, 2014

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di Giuseppe Panella

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La tentazione del Doppio è presente nella soggettività di ognuno di noi: vedersi proiettato in una figura umana che ci assomiglia e che, tuttavia, può conoscere risvolti e sviluppi esistenziali diversi da quelli che noi abbiamo conosciuto è una tentazione irresistibile.

I personaggi del breve testo narrativo che si intitola Partita di anime e che segue (a mo’ di spin-off – come si suol dire oggi con qualche approssimazione) il precedente e più lungo Sentieri di notte del 2011 sono tutti calati in questa dimensione che, però, ha sicuramente una paternità più illustre connessa alla nota teorizzazione sulla bivalenza tra animus e anima dovuta alla ricerca psicoanalitica di Carl Gustav Jung. Il breve romanzo di Agnoloni, nonostante le dichiarazioni di fede connettivista del suo autore che è comunque legato a questo movimento innovatore nell’ambito della scrittura d’anticipazione italiana, non ha nulla a che vedere con la fantascienza, semmai con il fantastico e le sue molteplici facce e sfaccettature. Lo stesso vale per la figura (non solo letteraria) del Doppio[1] cui bisognerà fare riferimento per comprendere le intenzioni narrative di Agnoloni.

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I LIBRI DEGLI ALTRI n.31: Tutti i colori della notte. Giovanni Agnoloni, “Sentieri di notte”

Giovanni Agnoloni, Sentieri di notteTutti i colori della notte. Giovanni Agnoloni, Sentieri di notte, Roma, Galaad Edizioni, 2012

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di Giuseppe Panella

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Il primo romanzo di Giovanni Agnoloni è certamente un thriller ispirato alla poetica futurista del Connettivismo ma è anche – e soprattutto – una ricerca spirituale, quella che nel linguaggio del romance viene definito una quest. Pur essendo marcato da momenti decisamente ispirati al cinema d’azione e contenendo al suo interno momenti concitati e parossistici, il libro non può essere letto senza tener conto dei suoi caratteri di forte spiritualità e di tensione morale.

Quello che interessa soprattutto ad Agnoloni è di costruire un progetto di esplorazione del Sé e di completarlo non solo attraverso una meditazione di carattere personale sul mondo ma anche mediante un evento generale che vi conduca la soggettività che si trova coinvolta in esso.

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