Archivio mensile:Marzo 2015

Così tanto (la poesia di Claudio Damiani)

Damiani
La poesia di Claudio Damiani è fragile e forte, vera, il contrario della pubblicità che ammorba le giornate, un antidoto da portarsi dietro in caso – assai probabile – di avvelenamento da demenza indotta. L’umanità che emerge dai suoi versi si toglie l’armatura e resta indifesa, come dire autentica, capace di riconoscere l’assurdità inaccettabile dell’odio e di ogni distanza artificiale. Continua a leggere

Vivalascuola. Gli Asini n. 25. La corruzione e le stragi

E’ uscito il n. 25 de Gli Asini (gennaio/febbraio 2015), rivista di educazione e intervento sociale diretta da Luigi Monti che unisce riflessione teorica e pratica didattica. Ne proponiamo una presentazione e l’indice. Continua a leggere

La chitarrista Anna Garano intervistata da Guido Michelone

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Il dialogo che segue è un’intervista a una nuova grande chitarrista, Anna Garano, che ha da poco pubblicato il secondo album a proprio nome, in cui emerge una musica strumentale dolcemente romantica dalle atmosfere classiche, jazz, folk. Ne parliamo con lei in esclusiva per La poesia e lo spirito. Continua a leggere

I navigli esclusivi di Giorgio Manganelli. Presentati da Lietta Amelia Manganelli

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Manganelli di Milano, città grigia, città che non amava, salvava solamente i Navigli.
Non lontano dalla casa borghese in cui abitava gli parlavano di avventure, di sangue, tutte cose per lui totalmente tabù.
La madre, soffocante come altri mai, gli impediva tutto quello che secondo lei poteva essere “pericoloso”: giocare con i maschi, attraversare la strada…

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Ditemi la verità

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Stuff I’ve been reading di Nick Hornby, pubblicato da Penguin per il mercato in lingua inglese (e in Italia uscito insieme ad altri volumi con Guanda – vd bibliografia in fondo a questo articolo) è stato definito dalla critica d’oltreoceano in varie maniere: un resoconto, un’antologia, un diario, una sorta di reportage, un’invito alla lettura, un divertissement. Il testo è, in primis, una raccolta degli articoli usciti tra il 2006 e il 2011 sulla rivista americana The Believer, dove l’autore britannico teneva una rubrica dedicata ai libri che di mese in mese leggeva. Questa sorta di resoconti della propria esperienza di lettore prima ancora che di scrittore, esperienza di chi compra libri, legge libri, ama parlare di libri o prendersi di tanto in tanto una vacanza dai libri (o coi libri) ci dice molto sullo scrittore inglese ma ci dice ancora di più, e in maniera ben più importante, sul ruolo che i libri hanno nelle vite di chi li legge. Si va dall’intramontabile e amatissimo Dickens Continua a leggere

Solo a Parigi e non altrove

https://i0.wp.com/www.adestdellequatore.com/contenuti/parigicopertina.jpgdi Massimo Maugeri

L’amore di Luigi La Rosa per la scrittura, per la letteratura, per le storie emerge con gioiosa prepotenza dalle pagine di questo suo nuovo libro “Solo a Parigi e non altrove” (edito da Ad est dell’equatore). Un libro che può essere considerato in tanti modi: un romanzo, un itinerario personale, una mappa, un racconto originale della storia artistica di un città, una piccola enciclopedia di vite e destini legati all’arte e alla letteratura, una rassegna fotografica. Sono tutti elementi di un libro che si integrano in maniera sinergica apportando plusvalore all’opera nel suo complesso. Protagonista assoluta è, inevitabilmente, Parigi: quella che, forse, potremmo definire come “la città artistica” per antonomasia. Un luogo sognato da tanti, sia da coloro che hanno avuto la possibilità di visitarlo, di viverci, ma anche da coloro che hanno semplicemente desiderato di esserci, prima o poi, un giorno o l’altro. Continua a leggere

Liquidi

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da qui

Strane abitudini: la squadra di calcio che ha perso la partita è costretta a presentarsi sotto la curva per prendersi gli insulti. Non ho mai condiviso la logica del branco. Ho sempre avuto un’allergia per i riti tribali, le liturgie deliranti della folla e questa cosa no, non riuscirò a capirla. Svegliamoci. La società liquida ci sta bevendo tutti, sorso dopo sorso.

I LIBRI DEGLI ALTRI 113

Riccardo Donati, Nella palpebra internaL’occhio del poeta costruisce il percorso poetico. Riccardo Donati, Nella palpebra interna. Percorsi novecenteschi tra poesia e arti della visione, Firenze, Le Lettere, 2014

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di Giuseppe Panella

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Riccardo Donati si è sempre mosso, nello sviluppo della sua ricerca critica di studioso, tra Settecento1 e Novecento2, tra proposta originaria presente nel Secolo dei Lumi e i suoi esiti in ambito novecentesco. Tuttavia i suoi interessi predominanti concernono, in massima parte e proprio a partire dalla sua originaria analisi del Bigongiari critico d’arte, l’evoluzione della poesia italiana contemporanea e i suoi rapporti con le arti della visione.

Nella palpebra interna, infatti, rende conto di tutta una serie di importanti poeti della tradizione novecentesca italiana che si sono messi in rapporto con le arti della visione facendo oggetto della loro ricerca poetica le potenzialità ermeneutiche e liriche dello sguardo.

Per riuscire ad ottenere conclusioni non banali e in certa misura più nuove rispetto alla tradizionale analisi di questo rapporto, Donati si cimenta, in linea preliminare, con una nozione ambigua e sfuggente come quella di sguardo provandosi a darne un quadro teorico generale di riferimento.

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Vivalascuola. Ma dove sono le parole?

“«Il silenzio mi passava tra le vene / sembra infinito il silenzio». Sono le parole di un poeta. Ma ha nove anni e forse nemmeno frequenta più la scuola. Si chiama Marius, è un bambino rom. Ha imparato a comporre versi nella sua scuola, quando ha incontrato una strana maestra, diversa da tutte le altre, venuta per condurre un seminario di poesia. Di cosa si tratta? Risponde Alice, otto anni, italiana: «tranquillità / silenzio / concentrazione / un po’ di pazzia / piacere di ascoltare / il nostro amico silenzio». Questa maestra si chiama Chandra Livia Candiani, vive a Milano, dove è nata, ma ha origini russe. Scrive una poesia tra le più significative oggi in Italia e da otto anni conduce seminari di poesia in diverse scuole elementari a tempo pieno della sua città. Le classi interessate erano dapprima le quarte e le quinte; poi solo le quinte, in seguito ai tagli all’istruzione. Leggere le poesie di questi bambini è un’esperienza straordinaria. Continua a leggere

GIORDANO, di Andrea Caterini

di Massimo Maugeri

Questo, l’incipit del libro: “Quella notte non succedeva niente. Da mesi sfogliavi un mucchietto di fotografie. Ormai non le guardavi nemmeno più. La prima la infilavi dietro all’ultima, e quando l’ultima diventava la prima ricominciavi il giro”.

Un romanzo scritto in seconda persona, la voce di un figlio che si rivolge a un padre, un garage che diventa rifugio e luogo d’esilio, un contesto famigliare difficile. Sono tanti i temi trattati da Andrea Caterini nel suo romanzo Giordano (edito da Fazi). Ma chi è il protagonista? Continua a leggere

Intervista a Petrina

Petrina FOTO
di Guido Michelone

Così, a bruciapelo chi è Petrina?
La cosa più difficile e anche più pericolosa è autodefinirsi. Dunque, evito accuratamente.

Parliamo del tuo nuovo disco: perché le cover?
Fare una cover solitamente significa prendere un brano e risuonarlo mantenendo le parti originali; magari la strumentazione può cambiare, ma le armonie, il tempo, la struttura, restano gli stessi. Le mie riletture sono state un pretesto creativo, ovvero ho scelto dei brani che amo e li ho ripensati totalmente, per un organico, voce e piano, anche molto lontano da quello degli originali, come nel caso di Sweet Dreams degli Eurhytmics. Continua a leggere

Mistero della FED

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da qui

Qualcuno ci spiega perché le banche sono sempre al primo posto nella scala delle priorità e nella gerarchia universale dei valori? C’è un motivo per cui si debbano salvare istituti che consumano veri e propri crimini e non le persone che ne sono vittime, costrette a pagare, con le tasse, le malefatte altrui? Perché lo Stato dovrebbe restaurare e riportare in vita le lobbies che coi loro sporchi giochi alimentano la peggiore crisi degli ultimi decenni? La finanza, da strumento, è diventato fine. E nessuno si azzarda a contestare le trame oscure di società segrete in combutta coi più alti poteri dello Stato.

Pasquale Capraro, scrittore poliedrico e versatile

pasquale

di Alessandra Stoppini

“Diciotto giorni senza di te. Te ne sei andata così, di nascosto, come una ladra”. È l’incipit de Il bacio della sirena, intenso giallo sentimentale che Pasquale Capraro ha pubblicato per le Edizioni Cinquemarzo nel 2011. Tra le pagine del romanzo, dedicato “Alla mia cara Annamaria, meravigliosa opera di pazienza e tolleranza”, l’autore descrive l’incontro fatale tra il fotografo Danilo e la misteriosa Simona, donna sfuggente e quanto mai sensuale, capace di attrarre Danilo in modo quasi ossessivo. Simona è stata la musa ispiratrice della galleria di scatti che fanno parte della mostra fotografica di Danilo, un originale dialogo interiore fatto d’immagini, perché i vari fotogrammi che si succedono sono nati “dal respiro dell’anima”. Durante l’inaugurazione della sua mostra, avvenuta nel mese di dicembre, il fotografo è stato avvicinato da una giovane donna dai profondi occhi azzurri la quale ha intuito che il percorso dei vari scatti ha come comune denominatore una grande storia d’amore, anzi “una lunga poesia d’amore”. Continua a leggere