“Partì per un paese lontano” (Lc 15,13). Nella parabola del Padre misericordioso c’è la definizione più efficace di peccato, che è il campo della distanza da Dio, una tragica divaricazione di cammini. È logico, dunque, che la predicazione di Gesù cominci con l’annuncio contrario: “Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino (Mc 1,15). La nostra vita si gioca tutta in questa opposizione tra lontano e vicino. Sta a noi scegliere la collocazione: noi siamo qui.
… Troppo spesso… [vicini, ma irraggiungibili…] (L. Battisti) ;
Pensiamo di attuare formule complicatissime per arrivare al Suo AMORE,… ma basterebbe poco… [perché ci vuole orecchio…] (E. Jannacci)
… e si, basterebbe porgere l’orecchio,…
quello del cuore, per sentiire cosa ci dice QUELLA VOCE…
… mi pongo all”ascolto…
E’ vicino! Nel tempo, nello spazio, in un’altra dimensione? Lui tenta di spiegacelo cos’è il regno…ma noi siamo sordi, ciechi…Lui è venuto per guarirci… i sordi sentono, gli zoppi camminano…e noi ? Dove stiamo?Cosa facciamo? Ah l’Amore!!!
Scegliere e riscegliere ogni giorno, davanti ai bivi che la vita ci pone.
E anche se a volte sbagliamo direzione e ci allontaniamo, crediamo che verrà a cercarci e ci ricondurrà sulla retta via, perché è il Buon Pastore, e ce lo ha promesso.