2 pensieri su “Luigi Maria Corsanico legge T. S. Eliot

  1. Luigi Maria Corsanico

    “The Hollow Men”, scritta nel 1925, sviluppa ulteriormente l’idea di Eliot a proposito della aridità interiore dell’uomo moderno. La poesia può essere considerata un’aspra critica della società del secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle, secolo che ha plasmato e prodotto la società odierna, da cui deriva il carattere estremamente attuale di quest’opera.

    Eliot ritrae la vita contemporanea come un inferno sulla Terra, nel quale l’essere umano vive una vita priva di relazioni autentiche. L’ “uomo vuoto” è descritto come un essere interiormente vano, o meglio, riempito con una cultura che non è adatta ad esso, priva di qualsivoglia valore. Eliot cioè, paragona l’uomo moderno ad una bambola di pezza, imbottita con una “cultura-segatura”, preconfezionata, non frutto di una elaborazione autonoma e ragionata da parte dell’individuo, ma inserita a forza dalla società moderna e capitalista.

    “The Hollow Men” descrive l’aridità, la sterilità emotiva e spirituale della vita contemporanea, una vita priva di colore, di forma, di forza. Come ratti ci limitiamo a fare quel tanto che basta alla nostra sopravvivenza: l’azione condotta nel nome di un ideale non è più concepita, non esiste più la volontà e il coraggio di battersi per qualcosa cha vada un po’ più in là del nostro bisogno materiale. Questo è il modo di vivere dell’individuo privo di sentimenti e emozioni. Eliot vede la frammentarietà della cultura occidentale, delle sue tradizioni mitologiche e religiose come diretta conseguenza del consumismo e del capitalismo che dominano la società presente. L’uomo risulta pertanto alienato, privo di valori morali e religiosi. Egli non agisce più in base ad un codice etico, in quanto moralmente e spiritualmente vuoto. Secondo Eliot, non solo la vita ha perso il suo valore, ma nella società moderna e capitalista, la morte stessa ha perso il proprio valore: “This is the way the world ends / Not with a bang but a whimper.”.

    Per rendere maggiormente il senso di desolazione dell’esistenza dell’uomo contemporaneo l’autore paragona la vita moderna ad un arido deserto. Questa immagine è accentuata nella parte finale della poesia, quando Eliot parodizza una filastrocca per bambini: questi non danzano più attorno alla pianta dei frutti di bosco ( here we go round the mulberry bush), ma attorno ad un cactus, l’unica pianta che riesce a sopravvivere nell’aridità del deserto (here we go round the prickly pear).

    La poesia di Eliot si caratterizza per il suo carattere criptico e complesso, tecnica che egli volontariamente usa al fine di riflettere nella poesia la complessità della società contemporanea.

    Da: progetto mayhem / https://progettomayhemtrento.wordpress.com/

    Thomas Stearns Eliot
    Gli uomini vuoti
    (The Hollow Men), 1925.

    Thomas Stearns Eliot. Opere, a cura di R. Sanesi
    Classici Bompiani, 1986.

    Lettura di Luigi Maria Corsanico

    Edgar Caracristi
    Acquaforte su rame, 2008

    Johann Sebastian Bach: Fuga in sol minore BWV 542
    Organo: Christian Barthen

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