Contemplare e vivere: questo è il programma. Se sia più nobile passare ore in preghiera, o prendere armi contro un mare di problemi e, combattendoli, mettervi fine: è un’ipotesi scorretta. Contemplare e vivere, essere e fare, nella giusta successione, sono grazia e verità, desiderio realizzato.
Il dilemma shekspeariano lo troviamo in ogni contesto della nostra vita!
La nostra è la personale ‘guerra’ contro un nemico subdolo,che si insinua le pieghe e le piaghe della fragilità della nostra terrena esistenza;
e quando ci troviamo costretti a dover scegliere ,allora,chiediamo a “questo o quel pensiero”:«da dove arrivi?sei dei nostri o sei dell’avversario?»…
Allora,tornando in “sé stessi” riuscire a capire cosa scegliere:
“”Morire al separatore,o Vivere a Cristo””!…
”Discernere” sarà il vincere la partita…