Narratori del Nuovo Millennio – Francesca Maccani

Inauguro oggi una nuova rubrica dedicata a narratrici e narratori italiani degli ultimi anni, ai quali ho chiesto di raccontare (con qualsiasi mezzo volessero) le loro motivazioni di scrittura.
La durata di questa rubrica non dipenderà da me, ma dalla disponibilità degli scrittori che inviterò a partecipare. Mi auguro che duri a lungo!

Comincio con una narratrice siciliana che amo molto, Francesca Maccani. Che ci racconta del suo ultimo romanzo, vincitore nel 2023 del premio Rapallo: Le Donne dell’Acquasanta non è solo il mio ultimo romanzo, le protagoniste tutte sono ormai parte della mia vita, il loro ricordo e le loro voci non mi lasciano mai e in questi mesi mi hanno restituito in termini di regali e di sorprese, molto più di quello che ho fatto io per loro, scrivendo la loro storia. Il libro racconta le vicende di un gruppo di operaie della Manifattura Tabacchi di Palermo e in particolare di Franca e Rosa Lavorano in coppia, in sincrono perfetto: le dita sottili ed esperte arrotolano foglie di tabacco da mattina a sera. Amiche da sempre, le due ragazze sono cresciute insieme in un borgo di pescatori spalmato ai lembi della città. Diverse come il sole e la luna, impetuosa Franca e timida Rosa, respirano tutto il giorno l’aria greve della fabbrica, sotto lo sguardo predatorio dei padroni. Anche fuori da lì, il mondo delle sigaraie è governato dagli uomini – mariti, padri, fratelli: il lusso delle ville del centro lo possono solo sognare, e se lo conoscono, è perché si sono vendute ai signori che le abitano per arrotondare la misera paga da tabacchine. Perderla è impensabile, e per questo le madri sono costrette a tenersi i figli neonati legati dietro la schiena, mentre faticano chine sui sigari. Ma all’ennesimo sopruso, Franca decide che è ora di alzare la testa e lottare per un diritto che alle femmine sembra negato: la dignità. Così, insieme a Rosa e Salvo, un sindacalista che ha il suo stesso spirito indomito e appassionato, combatterà per aprire un baliatico all’interno della Manifattura, uno dei primi asili per i figli delle lavoranti in una fabbrica nel Regno. E scoprirà il prezzo da pagare per difendere le proprie idee e il proprio amore.

Mi sento profondamente legata a questa storia, poiché rappresenta un’odissea di emancipazione femminile in un’epoca intrinsecamente limitante per le donne. Racconto le vite delle protagoniste con un occhio attento alle discriminazioni subite sul lavoro, ma soprattutto all’ardente desiderio di riscatto e di conquista di diritti che spesso venivano loro negati. Le due giovani protagoniste fungono da faro di speranza, illuminando un futuro in cui le donne possano finalmente affermarsi e costruire un mondo migliore, più equo. La storia, vista attraverso i loro occhi, è un’ode alla forza femminile, un’inno alla perseveranza in un’epoca di sfide e cambiamenti.

Il mio amore per Palermo è come un caleidoscopio di emozioni, una sinfonia di colori, suoni e profumi che mi avvolgono ogni volta che le sue strade accolgono i miei passi. Non essendo nativa di questa terra, è proprio la sua essenza multiculturale, le sue strade cariche di storia e la generosità dei suoi abitanti che mi rapiscono ogni giorno. La bellezza decadente dei suoi palazzi, l’odore intenso del cibo di strada e la passione vibrante della sua gente mi fanno sentire a casa in un luogo in cui non sono nata, ma che batte nel mio cuore come una città adottiva, una fonte inesauribile di ispirazione e amore.

È davvero straordinario vedere come questa storia abbia toccato soprattutto i giovani. Il fatto che i ragazzi si siano appassionati a un racconto così ricco di storia e di lotta per i diritti, evidenzia la potenza e l’universalità dei temi che ho affrontato. È un segno tangibile che la narrazione ha saputo catturare cuori e menti di un pubblico vario, trasmettendo un messaggio di valore che supera generazioni e confini.

Le fatiche delle donne sono il tessuto stesso della nostra storia, una trama intessuta di sacrifici, determinazione e resistenza. Le lotte per conquistare ciò che ci spetta sono un percorso tortuoso, illuminato da gesti di coraggio e perseveranza. Ogni passo avanti è una vittoria conquistata con sudore e lacrime, un mosaico di piccole e grandi conquiste che si accumulano nel tempo. La strada per il riconoscimento e l’uguaglianza è lunga, ma le storie di donne coraggiose che hanno lottato prima di noi ci ispirano a non arrenderci, a continuare a combattere per un mondo in cui il nostro valore e i nostri diritti siano innegabili.

 

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2 pensieri su “Narratori del Nuovo Millennio – Francesca Maccani

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