Prove e ricompense sono strettamente collegate. È una dinamica logica, perché la verità si configura in modalità precise: è qualcosa che ci supera, che non si adatta ai nostri gusti, alle nostre ideologie. È bello pensare che la vita sia fatta in un modo che precede le nostre decisioni: prima viene il bene, poi la scelta che aderisce o respinge, ci salva o ci rovina.
Un discorso scomodo quello di una verità che ci precede, oggi più che mai. Paradossalmente, sono proprio il disorientamento e il caos creati dal relativismo la maggior testimonianza della necessità di punti fermi, per l’equilibrio psichico prima ancora che spirituale.
Vivere nello spirito cristiano può trasformarci nel più profondo del nostro essere!
Si può cominciare(o ricominciare) con gesti da buon samaritano, istintivamente, attraverso i “sei sensi” di cui siamo dotati!!! così da acquisire “crediti” a “saldo” della nostra esistenza!
Sarà quella L’EREDITÀ che potremmo lasciare a chiunque degli aventi diritto;
Sarà più facile “ascendere” se la nostra “bisaccia” non risulterà troppo pesante!
Ricompensa non pretesa… ma elargita(ricevuta) nella Sua misericordia!!
Salvos nos fac Domine misericordiae tuae.
Discernimento…solo Lui ci precede…basta seguirlo…ma ci sono tante sirene che…
Se il bene ha una causa, non è più bene; se ha un effetto, la ricompensa, pure non è bene. Perciò, il bene è al di fuori della catena delle cause e degli effetti.
(Lev Tolstoj)