Archivi tag: Premio Strega

Si vis pacem, para pacem. L’ignoranza al potere

Evgenij Solonovich, 88 anni, il massimo italianista russo, è stato escluso dal comitato organizzativo del Premio Strega. “Siamo alla russofollia” scrive Angelo d’Orsi”. “La Farnesina trascina in guerra anche il Premio Strega” titola Antonio Corbo. E la Repubblica? “Premio Strega, la Farnesina cancella la giuria di Mosca”. A prescindere dal contenuto, questo titolo rassicura il lettore frettoloso, poco interessato al mondo poco appetibile dei libri: la lunga mano di Mosca è stata bloccata dal vigile Ministro degli Esteri italiano. Invece si tratta di un fatto gravissimo, segno della follia dilagante. E pensare che il Premio Strega nacque in ben altri momenti e con altri propositi, nell’Italia che usciva dal Fascismo. Così ne racconta gli inizi Maria Bellonci, ideatrice del Premio: “Cominciarono, nell’inverno e nella primavera 1944, a radunarsi amici, giornalisti, scrittori, artisti, letterati, gente di ogni partito unita nella partecipazione di un tema doloroso nel presente e incerto nel futuro. Poi, dopo il 4 giugno, finito l’incubo, gli amici continuarono a venire: è proprio un tentativo di ritrovarsi uniti per far fronte alla disperazione e alla dispersione”. A quando una iniziativa ampia e autorevole della cultura italiana? Continua a leggere

Addio fantasmi di Nadia Terranova

I libri di Nadia Terranova per me sono “casa”, non solo perché siamo entrambe nate e cresciute a Messina. Sono casa perché ritrovo quella familiarità nel linguaggio, nel modo di raccontare, che mi riporta ogni volta al mio “lessico famigliare”.

Anche io, come Ida, sono andata via da Messina a 23 anni, senza però la morsa che sicuramente le avrà stretto lo stomaco mentre saliva sul traghetto. Ho avuto per mesi in testa l’immagine di quella ragazza girata di spalle, con lo sguardo rivolto alla sponda calabra, che si lascia indietro dolore, sofferenza, domande appese a un filo, per ricominciare sulla terraferma; come se l’isola, la mancanza di confini, rendesse labili anche i confini dell’anima. Continua a leggere

Il Foglio Letterario al Premio Strega

IL FOGLIO LETTERARIO EDIZIONI
Associazione Culturale
Editoria di qualità dal 1999
Sito internet: www.ilfoglioletterario.it

Il Foglio Letterario, casa editrice di Gordiano Lupi, raggiunge un nuovo successo, partecipando per la terza volta al Premio Strega dopo la presentazione nelle passate edizioni di Wilson Saba (Sole e baleno, adesso Bompiani) e Boris Virani (Mangia la zucca amore). Altri successi della Casa Editrice piombinese: la scoperta di Lorenza Ghinelli (Il divoratore, adesso Newtopn & Compton, 20.000 copie, tradotto in tutto il mondo), Sacha Naspini (Elliott), Gianfranco Franchi (Castelvecchi, Arcana), Marco Ballestracci (Instar), Alejandro Torreguitart Ruiz (Stampa Alternativa), Yoani Sanchez (Rizzoli)…
Molti giovani under 30 si sono affacciati al mondo editoriale partendo dalla nostra piccola realtà non profit, nata per contrastare l’editoria a pagamento, che si è data come manifesto il mio libro Quasi quasi faccio anch’io un corso di scrittura (Stampa Alternativa) e i successivi Nemici miei e Velina o calciatore, altro che scrittore! (Historica).

romanzo
di CLAUDIO VOLPE

PRESENTATO AL PREMIO STREGA 2012

Il ventunenne Claudio Volpe, giovanissimo e talentuoso esordiente de Il Foglio letterario è stato presentato al Premio Strega di quest’anno da Dacia Maraini e Paolo Ruffilli. I due Amici della Domenica sono rimasti affascinati dal romanzo di Volpe, romanzo che narra in modo viscerale e con incredibile capacità narrativa una storia universale di dolore e di sofferenza, una storia di lotta interiore per cercare il proprio posto nel mondo e costruire a mani nude e a cuore spiegato la propria felicità. “Il vuoto intorno” è una spina che ti entra nell’anima e vi semina speranza e amore per l’essere umano in tutte le sue sfaccettature, è la ricerca di una felicità che non sia solo assenza di dolore ma gioia che ci circonda e ci abbraccia.

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Rosso Strega

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da qui

Scolava la bottiglia dello Strega,
con soddisfazione.
Tutti avevano detto l’Avallone, compreso me,
ma non avevano capito una

piega, che evidentemente
nascondeva Antonio,
Mondadori, lui, se non mi sbaglio.
La canzone è la stessa,
cambiano i ritmi
fortunatamente,
gli angoli bui restano quelli.
Il sorso di Pennacchi
sembrava genuino,
per il resto sono

ammacchi di Silvia,
che avrà tempo di rifarsi con il vino
(e Machiavelli).

Massimo Lugli, «Il carezzevole» [Newton Compton]. Un’intervista.

È da lungo tempo che non pubblico un articolo su La poesia e lo spirito.
Ho scelto di parlare di e con Massimo Lugli, terzo classificato al premio Strega 2009, dopo aver seguito con interesse la sua partecipazione di qualche settimana fa al TG La7. In termini televisivi potrei dire che “buca lo schermo”. Mi è arrivato così nitido e intenso il suo amore per la scrittura, è così sincero e spontaneo il suo con, che non ho potuto fare a meno di mettermi in contatto con lui. Volevo conoscerlo meglio, come persona, come giornalista e come scrittore.
Massimo Lugli ha appena pubblicato l’ennesimo romanzo per Newton Compton. Inquietante il titolo: Il carezzevole. L’autore me ne ha spiegato il motivo nel corso dell’intervista.
Gli ho chiesto di inviarmi qualche riga bio-bibliografica. Ed è così che si è presentato. Da parte mia posso solo ringraziarlo per l’estrema gentilezza e per la disponibilità.
Ora, però, lascio spazio alle sue parole.

«Sono nato a Roma il 9 maggio del lontano 1955. Ho iniziato a fare il giornalista a Paese Sera nel 1975 e 10 anni esatti più tardi sono entrato a Repubblica, dove lavoro ancora oggi. Ho vinto il premio nazionale “leader di cronaca” e ottenuto tre riconoscimenti al  “cronista dell’anno” nelle varie edizioni. Ho scritto Roma Maledetta (1998), La legge di Lupo solitario (2007), L’istinto del Lupo (2009) e Il Carezzevole (2010). Ho praticato judo, tae kwon do, karate (1 dan), un po’ di full contact e attualmente (da 20 anni) tai ki kung e wing tsun. Le arti marziali sono la seconda grande passione della mia vita. O forse la prima». Continua a leggere

A naso

tiziano scarpa

Tiziano Scarpa (TS) viene dal mondo dei blog (Nazione indiana) e ancora vi opera (Il primo amore). Dunque TS è uno dei nostri (N). TS, però, ha vinto il Premio Strega, che è di Berlusconi (B). Quindi TS è di B. TS, tuttavia, potrebbe essere un po’ di N e un po’ di B. In questo caso, TS sarebbe escluso dalla categoria dei duri e puri (DP). Come decidere da che parte sta TS? E’ di N, di B o dei DP? C’è un’unica soluzione: abbracciare TS per sentire che odore ha, se più di N, dei DP o  più di B. E’ una questione di olfatto, non resta che andare a naso.

Postilla
Ma Facebook (FB), per esempio, di chi è? Mi hanno riferito cose strane. Non mi sembra una cosa adatta per DP. A naso.

(fonte immagine)

Intervista a Tiziano Scarpa, di Ade Zeno

scarpa

Uscito nell’autunno 2008 da Einaudi, l’ultimo straordinario romanzo di Tiziano Scarpa mette in scena la storia di Cecilia, giovane orfana confinata tra le mura dell’Ospedale della Pietà di Venezia in cui trascorre le giornate a suonare il violino, e le notti a scrivere lettere destinate a una madre mai conosciuta. Oscura e inquieta, la quotidianità della ragazza sembra destinata a esaurirsi negli incubi della sua anima persa e rassegnata, fino a quando l’arrivo di un eccentrico insegnante di violino chiamato Antonio Vivaldi solcherà l’inaspettato punto di svolta in grado di farle trovare la strada per la libertà. A pochi giorni dalla notizia della candidatura di Stabat Mater al Premio Strega, ripropongo la breve intervista che gli feci per Liberazione, pubblicata il 2 novembre 2008.


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