Maurice Ravel
Rapsodie espagnole N°1
-Prélude à la Nuit-
The Cleveland Orchestra / Vladimir Ashkenazy
Fotografia di L.M. Corsanico
~~~~~~
Sei tra le mie braccia, nuvola che fuggi
nel tempo e nello spazio
spinta via dal vento e fuggendo
piangi l’essenza che si scioglie.
Dall’alto vedi gli alberi contorcersi
nello sforzo di staccare le radici e volare,
l’erba selvatica bere allegramente le tue lacrime,
la città fusa nel vetro come una pietra lucida
dal cuore freddo e immobile
che attende il tuo svanire.
Uomini che imprecano a te e al vento
all’ottuso scorrere del tempo
altri che inneggiano e vorrebbero strapparsi
dalla terra essere come te che fuggi.
Ma senz’orma il vento ti dissipa
e ti dimenticano gli uomini in cerca altrove
di un avversario o di un conforto.
Rimani tra le mie braccia come un sogno pensato
come un’immagine della vita e dell’uomo
paurosi e fragili, spinti dal vento inesorabile.
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Marcello Comitini
Nel vento
da qui: https://marcellocomitini.wordpress.com/2020/12/28/nel-vento/
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Maurice Ravel
Rapsodie espagnole N°1
-Prélude à la Nuit-
The Cleveland Orchestra / Vladimir Ashkenazy
Fotografia di L.M. Corsanico
~~~~~~
Sei tra le mie braccia, nuvola che fuggi
nel tempo e nello spazio
spinta via dal vento e fuggendo
piangi l’essenza che si scioglie.
Dall’alto vedi gli alberi contorcersi
nello sforzo di staccare le radici e volare,
l’erba selvatica bere allegramente le tue lacrime,
la città fusa nel vetro come una pietra lucida
dal cuore freddo e immobile
che attende il tuo svanire.
Uomini che imprecano a te e al vento
all’ottuso scorrere del tempo
altri che inneggiano e vorrebbero strapparsi
dalla terra essere come te che fuggi.
Ma senz’orma il vento ti dissipa
e ti dimenticano gli uomini in cerca altrove
di un avversario o di un conforto.
Rimani tra le mie braccia come un sogno pensato
come un’immagine della vita e dell’uomo
paurosi e fragili, spinti dal vento inesorabile.
©Marcello Comitini, Nel vento. 28/12/2020
Grazie a Fabrizio e Luigi Maria Corsanico per questa gradita condivisione.
Ciò che amiamo ci resta tra le braccia nonostante il soffio inesorabile del vento.