portosepolto, collana di poesia di peQuod


Vi arriva il poeta

e poi torna alla luce con i suoi canti

e li disperde

Di questa poesia

mi resta

quel nulla

d’inesauribile segreto

(G. Ungaretti, Il Porto Sepolto)

portosepolto è stata, anni or sono, una rivista cartacea che ha girato parecchio per Torino, nel primo decennio degli anni 2000.

Oggi, dopo più di quindici anni da quel tempo, diventa una collana di poesia, all’interno della casa editrice peQuod.

portosepolto vuole essere una sorta di piccola bottega artigiana, uno spazio in cui prende forma la lentezza del lavoro poetico vissuto e condiviso tra il curatore della collana e l’autore: da qui la scelta di far uscire massimo 5 titoli ogni anno, usare materiali di pregio e una grafica minimale che caratterizzi sia la collana che il singolo libro prodotto.

portosepolto pone al centro della propria ricerca poetica la parola che, seguendo il pensiero di Bonnefoy, è una parola capace di essere civitas, luogo, dimora; una parola che definisce l’esperienza quotidiana del vivere, che si fa tensione e ricerca e, per questo, non ci sta a ridursi, a chiudersi in geometrico recinto privo di orizzonte.

Una parola che è cura verso l’intima natura delle cose, attenzione per ciò che è, agli occhi dei più, infinitamente piccolo, quotidianamente trascurabile.

I libri della collana (così come tutti i libri peQuod) sono distribuiti, a livello nazionale, da Messaggerie Libri.

Per qualsiasi informazione, necessità di chiarimenti potete contattare Luca Pizzolitto (il direttore di collana) scrivendo a portosepoltopequod@gmail.com

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