Alexander Scriabin:
Romance (Arr. for Cello and Piano by Steven Isserlis)
Mischa Maisky · Lily Maisky
Un dagherrotipo di Edgar Allan Poe, scattato circa
nel giugno 1849 a Lowell nel Massachusetts.
È noto come Dagherrotipo “Annie”, perché fu
consegnato ad Annie L. Richmond, un’amica di Poe.
~~~~~~~
SOLO (Alone)
Sin dall’infanzia non ero
come gli altri — non vedevo
come gli altri — non sapevo
attingere le passioni da una fonte comune —
Dalla stessa sorgente non sgorgava
il mio dolore — non si destava
allo stesso modo il mio cuore alla gioia
e tutto ciò che ho amato –io l’ho amato da solo —
Allora – nella mia infanzia — all’albeggiare
di una vita tempestosa — scaturì
dall’abisso del bene e del male
il mistero da cui ancor mi sento imprigionare —
dal torrente, o dalla fontana —
dalla vermiglia rupe montana —
dal sole che mi rotolava attorno
nella sua sfumatura d’oro autunnale –,
dal fulmine nel cielo
che accanto a me correva —
dal tuono, e dalle tempeste —
e la nuvola che la forma assumeva
(quando il resto del firmamento era celeste)
d’un demone al mio sguardo —
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Edgar Allan Poe
(Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849)
Solo
Alone
Ricerca letteraria e traduzione
di Luisa Zambrotta ©2021
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Alexander Scriabin:
Romance (Arr. for Cello and Piano by Steven Isserlis)
Mischa Maisky · Lily Maisky
Un dagherrotipo di Edgar Allan Poe, scattato circa
nel giugno 1849 a Lowell nel Massachusetts.
È noto come Dagherrotipo “Annie”, perché fu
consegnato ad Annie L. Richmond, un’amica di Poe.
~~~~~~~
SOLO (Alone)
Sin dall’infanzia non ero
come gli altri — non vedevo
come gli altri — non sapevo
attingere le passioni da una fonte comune —
Dalla stessa sorgente non sgorgava
il mio dolore — non si destava
allo stesso modo il mio cuore alla gioia
e tutto ciò che ho amato –io l’ho amato da solo —
Allora – nella mia infanzia — all’albeggiare
di una vita tempestosa — scaturì
dall’abisso del bene e del male
il mistero da cui ancor mi sento imprigionare —
dal torrente, o dalla fontana —
dalla vermiglia rupe montana —
dal sole che mi rotolava attorno
nella sua sfumatura d’oro autunnale –,
dal fulmine nel cielo
che accanto a me correva —
dal tuono, e dalle tempeste —
e la nuvola che la forma assumeva
(quando il resto del firmamento era celeste)
d’un demone al mio sguardo —
Traduzione di Luisa Zambrotta ©2021
Sono felice di sapere che la mia traduzione sia servita!
Grazie
A volte la convinzione stessa di esser soli ci fa sentire soli.
Ci fa essere soli