Oblivion – Astor Piazzolla, for cello and strings
HAUSER and “I Solisti di Zagreb”
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Nella stanza dei tuoi sogni e delle tue solitudini
dove celebri il rito dei piaceri e del tormento
e insegni al tuo corpo le dolcezze dell’uomo,
dove spegni i desideri con lunghe carezze
che le tue mani donano al pube bagnato,
sono entrato guidato dai tuoi sorrisi incerti
dal tuo sguardo acceso di tenera paura.
Come in un sogno i seni, ciottoli odorosi
di un torrente fragrante d’acque luminose
sfioro con le mie mani, carezzo con le labbra
e aspiro come rose i tuoi capezzoli bruni.
Come in un sogno la tua profonda bocca
colma di saliva da cui bevo vino
spinge il desiderio di spezzare gli argini,
spargere i nostri corpi di lucidi cristalli
che sgorgano dalla pura sorgente genitale.
Entro nella tua vita al centro del tuo cuore
al centro delle gambe che in un gesto d’amore
apri e rinserri avide intorno ai miei fianchi.
E lentamente, mentre i nostri cuori ansanti
gustano il piacere, si diffonde la quiete
si sciolgono le braccia si allontanano i corpi
ma le pupille restano sorridenti a guardarsi
si pongono domande suggeriscono risposte.
Dalla finestra aperta entra il tramonto
tinge di rosso i nostri corpi ci invita nell’amore,
entra il fiato sporco dei motori che passano
di auto che soffiano di moto che ruggiscono.
E bucano i nostri cuori, strappano il cervello,
spalmano sui nostri corpi la paura della morte.
Chiudi la finestra! Stringimi forte al cuore,
prima che l’ombra intorbidi i nostri desideri.
Dimmi che mi ami e che il tuo corpo sogna
di volare al centro della felicità.
Ancora un grazie dal mio cuore a Fabrizio e soprattutto a Luigi, che legge questi versi scovandoli dalla mia raccolta di poesie edita nel lontano 2011, e lo fa con quell’affettuoso abbraccio con cui è solito stringere al suo cuore i versi a cui dona con la sua voce il palpito della vita.
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MARCELLO COMITINI©LA STANZA
da “Formule dell’anima” Edizioni Caffè Tergeste, 2011
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Carlo Levi, (1902-1975)
Amanti
Oblivion – Astor Piazzolla, for cello and strings
HAUSER and “I Solisti di Zagreb”
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Nella stanza dei tuoi sogni e delle tue solitudini
dove celebri il rito dei piaceri e del tormento
e insegni al tuo corpo le dolcezze dell’uomo,
dove spegni i desideri con lunghe carezze
che le tue mani donano al pube bagnato,
sono entrato guidato dai tuoi sorrisi incerti
dal tuo sguardo acceso di tenera paura.
Come in un sogno i seni, ciottoli odorosi
di un torrente fragrante d’acque luminose
sfioro con le mie mani, carezzo con le labbra
e aspiro come rose i tuoi capezzoli bruni.
Come in un sogno la tua profonda bocca
colma di saliva da cui bevo vino
spinge il desiderio di spezzare gli argini,
spargere i nostri corpi di lucidi cristalli
che sgorgano dalla pura sorgente genitale.
Entro nella tua vita al centro del tuo cuore
al centro delle gambe che in un gesto d’amore
apri e rinserri avide intorno ai miei fianchi.
E lentamente, mentre i nostri cuori ansanti
gustano il piacere, si diffonde la quiete
si sciolgono le braccia si allontanano i corpi
ma le pupille restano sorridenti a guardarsi
si pongono domande suggeriscono risposte.
Dalla finestra aperta entra il tramonto
tinge di rosso i nostri corpi ci invita nell’amore,
entra il fiato sporco dei motori che passano
di auto che soffiano di moto che ruggiscono.
E bucano i nostri cuori, strappano il cervello,
spalmano sui nostri corpi la paura della morte.
Chiudi la finestra! Stringimi forte al cuore,
prima che l’ombra intorbidi i nostri desideri.
Dimmi che mi ami e che il tuo corpo sogna
di volare al centro della felicità.
Ancora un grazie dal mio cuore a Fabrizio e soprattutto a Luigi, che legge questi versi scovandoli dalla mia raccolta di poesie edita nel lontano 2011, e lo fa con quell’affettuoso abbraccio con cui è solito stringere al suo cuore i versi a cui dona con la sua voce il palpito della vita.
Una poesia dolce e ardita, come il ricordo dei nostri amori passati
“ Stringimi forte al cuore,
prima che “
L’amore che sa attendere sarà vero amore?
Ma le pupille restano sorridenti a guardarsi
Si pongono domande suggeriscono risposte
Bellissima!
Anche la scelta di Oblivion.